venerdì 4 dicembre 2009

TORCE E LENTI NON BASTANO, PERONI SCONFITTI DI MISURA

(Sergio accende una torcia a bordo campo per la coreografia)

"Vietato fumare nei campi" intima minaccioso il nuovo cartellone luminoso che campeggia davanti alla segreteria del Kibbutz Atletico 2000. A parte che siamo confortati nel notare come i soldi che abbiamo generosamente devoluto siano usati per cause utilissime, il monito fa riferimento fin troppo esplicito alle abitudini degli Istinti Peronili.
Stavolta infatti la curva è tornata a popolarsi, grazie alle presenze di Sergio, Alessia e Vito (onorato avversario in tante indimenticabili sfide col Metallurg). In particolare è il centravanti del Mean Machine, questa settimana squalificato per proteste, ad animare la situazione: il fautore della Tiburtina Biancorossa è stato subito ribattezzato in società Torcida, non tanto perchè balli la samba, quanto per la quantità (e la qualità) delle "torce" accese durante l'incontro. Innervositi dalla coreografia a base di "fumo-geni" (copyright di Fortunato), i delegati avversari sono venuti a chiederne lo spegnimento immediato, ma potevano farlo con più garbo, Cristo! Da scompisciarsi la reazione di Sergio che, con la sbarra in mano e gli occhi alla Adriano, risponde: "Che vuoi zio, mica sto fumando".
Il tutto fa da contorno ad una partita al cardiopalma, con i peroniani in evidente emergenza: assente Adriano, in visita a San Patrignano, assente Bomber alle prese con il solito Morbo di Torpigna (cioè febbre di kebab suino), assente Felice che è stato avvistato sul cammino di Santiago de Compostela. E qui arriviamo alla nota dolente della serata: l'assenza ingiustificata (e per me ingiustificabile visto che è stata riferita alle 19,30) di Madoff Gianpasquale , che verrà ammonito ufficialmente dalla società per comportamento antisportivo: infatti ci lascia in 9, con un solo cambio, a lottare con i nostri polmoni anneriti. Non so cosa abbia detto il presidente, ma per me non esiste avvisare così in ritardo a meno che non siano cause di forza maggiorissima.
Ma andiamo all'incontro: gli avversari di questo turno sono gli Aurora, che possono vantare anche un inno di Eros Ramazzotti (mmm, che culo!).
Mister Laforgia, protagonista di un avvelenato prepartita (causa mestruazioni, emergerà in seguito), ripropone Beppe tra i pali, con Specchio a destra, Luca al centro e Capitano a sinistra. Giovanni infatti scala a centrocampo con Mister, mentre Toda agisce alle spalle della punta di peso Bobo. Peso piuma, ma sarà fondamentale. Infatti l'uomo più miope di Roma Est si è finalmente piegato ai prodigi della scienza e della tecnica: in un attimo di devozione a Santa Angelina, è stato folgorato dal Dio della Veggenza ed è riuscito a mettersi le lenti a contatto senza cavarsi il bulbo. E gli effetti si vedono subito: infatti il numero 20 finalmente si gira dalla parte giusta quando viene chiamato e riesce persino a capire dov'è la palla. Ma soprattutto è lui a pareggiare e addirittura a ribaltare il risultato dopo lo svantaggio giunto su corner: specialmente il secondo gol dell'ormai ex Uomo Talpa è un bijoux, con la palla piazzata di giustezza sul primo palo. E daje di catenaccio poi.
Ma gli aurori non ci stanno e auandano un paio di tiri da fuori che portano il punteggio sul 4-2 a metà partita. Peccato per noi, perchè nonostante le assenze la prestazione è gagliarda, e se Toda giocasse anche al 60-70% delle proprie possibilità avremmo il dominio a centrocampo. Invece l'erudito numero 14, capace di parlare con la stessa competenza di Aristoteles e di Dostoevskij, gioca una partita stranamente anonima, sempre ai margini del gioco.
Nell'intervallo fuori un Capitano decisamente ballerino e dentro Vincenzo, che apporta più solidita e più peso al reparto arretrato. Calcio d'inizio e Bobo e Mister si inventano un doppio scambio che folgora gli avversari, con Bobo che sigla la tripletta e c'è ancora un tempo da giocare.
Ma le fatiche cominciano a farsi sentire e nonostante la generosità le uniche occasioni di rilievo sono una punizione di Bobo che il portiere leva dall'incrocio e un tiro di Toda respinto con la schiena da un avversario. Nemmeno il finale convulso e isterico, durante il quale Capitano e Luca perderanno spesso il lume della ragione, riesce a raddrizzare le sorti di un incontro che era ampiamente alla nostra portata.
Negli spogliatoi c'è birra per tutti, così come al bar, e così come a casa per la cena postpartita. Stanchi, ubriachi, e alcuni ancora sporchi ci possiamo dimenticare come è finita: e mentre Santa Angelina ci porta altre birre (che Giovanni Peroni la benedica), Dabbikko si improvvisa dj della serata, ma finirà per isolarsi in camera di Bobo, sbronzo e incompreso.

(Il Peroni-Lab ha elaborato una proiezione di Bobo fra qualche anno)

BEPPE 6: forse non è del tutto incolpevole sul primo gol, ma si abbatte troppo e comunque sulle altre reti non può nulla. Verrà ringraziato sempre e comunque per lo spirito di adattamento e per la presentazione che manda a tutti in mattinata. POWERPOINT

SPECCHIO 6: nessuno capisce che bisogna lanciarlo in profondità. A che servono altrimenti le sue lunghe, esili e spigolose leve? Buone alcune chiusure e alcuni scambi a centrocampo col Mister ma l'impressione è che la manovra lo blocchi. FRENO A MANO

LUCA 6: nel primo tempo soffre i tagli continui delle punte avversarie, lasciando spesso il centro scoperto e costringendo il Capitano alla diagonale. Nella ripresa cresce, fino a ingaggiare il solito faccia a faccia con l'arbitro: meno male, non lo potevamo vedere così tranquillo. Si becca anche un cartellino giallo al posto mio. PROTESTANTE

CAPITANO 5,5: bene metà primo tempo, disastroso nella seconda metà quando in pratica pattina, scivolando ignobilmente più e più volte e tenta troppi disimpegni azzardati. Meglio nella ripresa, quando torna a destra e comincia a spingere con convinzione, prima di perdere le staffe nel finale. Ma l'equilibrio è sempre precario. ROLLERBLADE

VINCENZO 6,5: il suo ingresso dà sicurezza alla squadra, non si sa bene se per meriti calcistici o come talismano. Ma da allora su quella fascia non si passa più con la frequenza dei primi 25 minuti. Almeno lui non sbaglia i falli laterali e blinda il pallone. Non risente dell'inseguimento alla Canalis. CASSAFORTE

GIOVANNI 6: buonissimo primo tempo, anche se più dedito alla distruzione che alla costruzione. Nella ripresa va anche lui in debito di ossigeno, si vede che non è abituato a ricoprire quel ruolo. Porta stoicamente una 3/4 anche mediamente ghiacciata. DI PAROLA

PLAYER LAFORGIA 6,5: meglio anche lui in avvio di azione che in fase conclusiva, gioca migliaia di palloni: alcuni saggiamente, altri smistati con troppa fretta di prima. Sempre nel vivo della manovra, ispira il terzo gol con astuzia. Segue le indicazioni che si dà da solo e rimane in campo per tutti i 50 minuti. Ormai RITROVATO

TODA 5: riesce a far peggio del Capitano e non era facile. Si mette a trotterellare per il campo senza trovare un filo conduttore al proprio moto, poco perpetuo a essere onesti. Riappare con un tiro al volo che si stampa sulla schiena di un difensore dell'Aurora, non partecipa nemmeno alle proteste di gruppo finali. FANTASMA

BOBO 9: fa reparto da solo, e voglio vedere chi avrebbe scommesso sui suoi 15 kg. Non sbaglia un pallone, quando tira centra sempre la porta e fa 3 gol molto belli. Torna a vedere campo e palla dopo mesi, e i risultati danno ragione a chi lo ha insultato per la cecità. FUORI DAL TUNNEL

MISTER LAFORGIA 6: il voto è una media tra il 7 della partita, anche se a dir la verità non aveva molto da inventarsi visti gli uomini a disposizione (ma io Beppe esterno sinistro d'attacco lo avrei provato), e il 5 perchè non può e non deve essere lui a destabilizzare lo spogliatoio prima di appuntamenti così cruciali. INDISPOSTO

TIFOSERIA 10: complimenti a Vito e Alessia che hanno resistito alle botte d'umidità e ai meno 12 gradi. Ma una menzione speciale va a Sergio, che anima la Torcida e non si ferma nemmeno davanti ai tentativi da sbirro di allontanarlo. NO AL CALCIO A 8 MODERNO

1 commento:

  1. Anche se in ritardo leggo hai visto...però che magre figure che fate, serve uno a sinistra?

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