giovedì 17 dicembre 2009

UMILIATI DAL FRATTOCCHIE, SIAMO UNA GABBIA DI MATTI

(Uno dei possibili obiettivi del mercato di riparazione)

Le abbiamo sentite tutte: manca la punta, la difesa non tiene, uno a centrocampo che viene a prendersi palla. Ma procurarsi uno psicanalista no? Dopo la batosta contro il Real Frattocchie ultimo in classifica, la società sta pensando di tornare sul mercato: sotto osservazione per il ruolo di strizzacervelli ci sono Crepet (ma pare sia più psicolabile di Luca quando vede un fischietto), la neolaureata Valeria che però è ancora sotto effetto di tachicardia per la tesi ed è recentemente entrato in lizza anche Antonio di Casilina 362, ma è rimasto sul 105 col cazzo appizzato addosso alle signore che si accingevano a scendere. Rimangono al momento non esaudite le richieste di Felice, che ha chiesto uno stregone esperto di Voodoo, o più verosimilmente un massaggiatore (niente cinesi perchè sei zitato, la società vigila anche sul rispetto dei valori morali): l'unico che potrebbe aiutarlo è mister Laforgia, casomai avesse preso contatti con qualche sciamano nella selva di Boquete.
La partita di ieri sera è comunque servita per evidenziare ormai il livello di pazzia totale al quale siamo giunti. In ordine di ruolo abbiamo: Felice che ha chiamato l'uomo libero solo dopo la partita, Specchio e Luca che comunque si sono persi di tipo 15 metri l'uomo sul 2-0, il Capitano che ha cominciato a tirare fuori gli artigli sullo 0-7, Beppe che è entrato per 20 secondi in occasione di un calcio d'angolo, Giovanni che sul terzo gol anzichè togliere l'uomo d'addosso a Felice si mette pure lui a disturbare, Toda che ha giocato una partita parallela fatta di silenzi, falli e incazzature con se stesso, il Mister che si dimentica di fare i cambi, Adriano che non ha trovato la sua posizione nemmeno in macchina di Beppe, Bobo che ha preso di mira il portiere (ma nel senso che gli tirava la palla addosso), e Bomber che nei 12 secondi che ha giocato ha chiamato palla pure al campo accanto. Insomma, alla stregua dei fatti si impone una sempre più urgente perizia psichiatrica: cioè siamo l'unica squadra penso di tutta la Via Lattea che pensa di poter vincere senza tirare in porta.
Il primo tempo contro il Frattocchie ne è l'emblema: posseso palla tipo 80% noi, tiri in porta 1, risultato 0-2. Ed è vero che Luchino (fino a quel momento il migliore) si è distratto nelle 2 occasioni decisive, ma è pur vero che per fare 2 gol con 1 tiro dovevamo avere Gesù Cristo (o in alternativa Kenshiro) a fare la moltiplicazioni delle conclusioni. Geniale comunque rimarrà il secondo gol, con il bisonte che giocava avanti a loro che viene lanciato e ha il tempo di stoppare, tirarsi su i calzini, girarsi la maglietta, chiamare la ragazza al cellulare, chiedere in segreteria quand'era la prossima e poi si è reso conto che Luca e Specchio gli avevano recuperato 15 metri: a quel punto ne rimanevano altri 10 e Bomber Bisonte è riuscito comunque ad avere il tempo di darsi una sistematina ai capelli e superare Felice in pallonetto.
Nel secondo tempo tutti si aspettano la reazione e invece cominciano ad arrivare gol del Frattocchie in serie: gli schemi saltano, figuriamoci le nostre teste schizofreniche. Tutti escono di testa, il tracollo è dietro l'angolo e Capitano e Bomber già cominciano a puntare le birre appoggiate in panchina: all'improvviso però Specchio si fa male e sono costretto a tornare in campo. Ma ormai la frittata è fatta e nemmeno gli ultimi sputi di pseudo-orgoglio riescono a tenerci a galla: finisce 7-0 e poi tutti al Forte a festeggiare Valeria, tra pantaloni scomparsi, preservativi usati e balli del tallone con Marta.
Anche stavolta nessun voto per dignità.

(La società durante la ricerca dell'esatta posizione di Adriano)

FELICE: al rientro dopo il lungo stop dovuto a reumatismi e pellegrinaggi, dimostra che la devozione può aiutare: non prende nemmeno un pallone sui gol, in compenso stupisce i presenti con un rinvio di mano a centrocampo che lascia presagire gravi ripercussioni muscolari. Ne esce illeso. MIRACOLATO

SPECCHIO: ancora lontano dagli standard dell'anno scorso. Ha il merito del primo tiro in porta (che la dice lunga sulla determinazione delle punte), ma è colpevole di concorso di colpa sul disastro del secondo gol. Almeno ritorna ai vecchi standard di mentalità, venendo da Bari per giocare. Se l'avesse fatto anche da Boston sarebbe stato eletto vice capitano. PENDOLARE

CAPITANO: parte titolare in virtù della politica della Vecchia Guardia, esce subito ed è lanciato per un secondo tempo alcolico in panchina. L'infortunio di Alessandro lo fa tornare in campo mentre il naufragio è già in atto. Ma sullo 0-7 si ricorda di dover dare l'esempio e comincia un inutile pressing a tutto campo, con tanto di scivolata (la seconda in 2 partite). RITARDATARIO

LUCA: nei primi 15 minuti è uno spettacolo, prende per mano il reparto, anticipa che è una bellezza, imposta e solo per eccessiva umiltà non tira in porta. Poi il black out: sul primo gol è solo parzialmente colpevole, il secondo è invece una perla (anzi una pirla). La tranquillità degli avversari gli nega le solite sterili discussioni. AMNESIA

BEPPE: in un momento di impeto offensivo entra in campo su un calcio d'angolo e riesce subito. Rientra ma viene saltato dai più veloci avversari, sbaglia un paio di interventi e ritorna malinconicamente in panca. Torna nel finale e si piazza centravanti alla Ambrosini. Almeno si avvicina alla più congeniale posizione di esterno sinistro d'attacco. BOA

GIOVANNI: primo cambio dell'incontro, cerca di spingere quando ancora la partita sembra alla portata e limita amnesie e rimesse sbagliate. Nel secondo tempo protagonista di un inedito schieramento a 2 col Capitano, ma è il momento migliore per la difesa. Certo potrebbe spostare l'avversario dalla traiettoria sul terzo gol, ma comincia a parlare più degli altri dopo quasi un anno e mezzo. LOQUACE

TODA: altra partita incolore. Nervoso nel prepartita (causa sciopero dei mezzi), continua ad essere nervoso anche se la metro non serve granchè in campo. Più sbaglia e più persevera nell'errore, e tra l'altro non protesta mai nonostante alcune decisioni arbitrali discutibili. Una sola domanda: perchè? E' troppo importante, deve riprendere la calma quanto prima. BIPOLARE

PLAYER LAFORGIA: comincia fuori, entra per Bomber e cerca di dare equilibrio. Nel primo tempo si segnala per un lancio superbo che Bobo non sfrutta. Tutti si chiedono perchè nel riscaldamento sfoderi bomboloni imparabili e in partita non ci provi. Comincia chiaramente a subire il peso del doppio ruolo. AUTO-CONTENUTO

ADRIANO: dateci un tom tom e vi diremo dove gioca. Provoca un esaurimento alle Giovani Marmotte che armate di bussola cercavano di dare un senso ai suoi movimenti. Si segnala solo per un grande scambio con Bobo a metà ripresa, ma non si toglie il vizio della palla alta e di cercare giocate sulla linea di fondo. Considerato anche l'altro vizio a noi tutti noto direi VIZIOSO

BOBO: secondo me le lenti a contatto erano scadute: wagliò guarda che hanno una scadenza! Stavolta torna nel baratro della non vedenza e dopo aver mancato un paio di controlli di suola, cerca di suonare la carica nella ripresa ma il tutto si risolve in un tiro al bersaglio sul portiere. Giocassimo a cinque si schiaccia o a tiro al piattello sarebbe implacabile. IMPALLINATORE

BOMBER: questa era l'ottava, la partita più attesa della stagione date le promesse reiterate ogni settimana. Parte bene, riesce persino ad arrivare sul fondo un paio di volte ma per un elementare principio atletico se la crossa non può arrivare anche a prenderla a centro area. Esce a metà tempo e viene dimenticato nell'oblio dell'umida panchina. Nella ripresa riesce a non toccare il pallone, anche se gli zero secondi giocati possono essere un'attenuante. DIMENTICATO

MISTER LAFORGIA: incredibile ma vero, dopo esserci sperticati in elogi tra lo scorso campionato e questo, per la prima volta dà l'impressioni di non riuscire più a sostenere il doppio incarico. Nella ripresa dimentica di essere l'allenatore e dà vita a un'inedita autogestione della squadra nei cambi. Ma non finisce qui: perde i pantaloni, rimedia la tuta di Luca e trova resti (spero solo inorganici) dell'attività procreativa dell'oriundo calabro-parmense. Finisce a bere Padrepeppe in via Cei fino alle 5. SMEMORATO

venerdì 4 dicembre 2009

TORCE E LENTI NON BASTANO, PERONI SCONFITTI DI MISURA

(Sergio accende una torcia a bordo campo per la coreografia)

"Vietato fumare nei campi" intima minaccioso il nuovo cartellone luminoso che campeggia davanti alla segreteria del Kibbutz Atletico 2000. A parte che siamo confortati nel notare come i soldi che abbiamo generosamente devoluto siano usati per cause utilissime, il monito fa riferimento fin troppo esplicito alle abitudini degli Istinti Peronili.
Stavolta infatti la curva è tornata a popolarsi, grazie alle presenze di Sergio, Alessia e Vito (onorato avversario in tante indimenticabili sfide col Metallurg). In particolare è il centravanti del Mean Machine, questa settimana squalificato per proteste, ad animare la situazione: il fautore della Tiburtina Biancorossa è stato subito ribattezzato in società Torcida, non tanto perchè balli la samba, quanto per la quantità (e la qualità) delle "torce" accese durante l'incontro. Innervositi dalla coreografia a base di "fumo-geni" (copyright di Fortunato), i delegati avversari sono venuti a chiederne lo spegnimento immediato, ma potevano farlo con più garbo, Cristo! Da scompisciarsi la reazione di Sergio che, con la sbarra in mano e gli occhi alla Adriano, risponde: "Che vuoi zio, mica sto fumando".
Il tutto fa da contorno ad una partita al cardiopalma, con i peroniani in evidente emergenza: assente Adriano, in visita a San Patrignano, assente Bomber alle prese con il solito Morbo di Torpigna (cioè febbre di kebab suino), assente Felice che è stato avvistato sul cammino di Santiago de Compostela. E qui arriviamo alla nota dolente della serata: l'assenza ingiustificata (e per me ingiustificabile visto che è stata riferita alle 19,30) di Madoff Gianpasquale , che verrà ammonito ufficialmente dalla società per comportamento antisportivo: infatti ci lascia in 9, con un solo cambio, a lottare con i nostri polmoni anneriti. Non so cosa abbia detto il presidente, ma per me non esiste avvisare così in ritardo a meno che non siano cause di forza maggiorissima.
Ma andiamo all'incontro: gli avversari di questo turno sono gli Aurora, che possono vantare anche un inno di Eros Ramazzotti (mmm, che culo!).
Mister Laforgia, protagonista di un avvelenato prepartita (causa mestruazioni, emergerà in seguito), ripropone Beppe tra i pali, con Specchio a destra, Luca al centro e Capitano a sinistra. Giovanni infatti scala a centrocampo con Mister, mentre Toda agisce alle spalle della punta di peso Bobo. Peso piuma, ma sarà fondamentale. Infatti l'uomo più miope di Roma Est si è finalmente piegato ai prodigi della scienza e della tecnica: in un attimo di devozione a Santa Angelina, è stato folgorato dal Dio della Veggenza ed è riuscito a mettersi le lenti a contatto senza cavarsi il bulbo. E gli effetti si vedono subito: infatti il numero 20 finalmente si gira dalla parte giusta quando viene chiamato e riesce persino a capire dov'è la palla. Ma soprattutto è lui a pareggiare e addirittura a ribaltare il risultato dopo lo svantaggio giunto su corner: specialmente il secondo gol dell'ormai ex Uomo Talpa è un bijoux, con la palla piazzata di giustezza sul primo palo. E daje di catenaccio poi.
Ma gli aurori non ci stanno e auandano un paio di tiri da fuori che portano il punteggio sul 4-2 a metà partita. Peccato per noi, perchè nonostante le assenze la prestazione è gagliarda, e se Toda giocasse anche al 60-70% delle proprie possibilità avremmo il dominio a centrocampo. Invece l'erudito numero 14, capace di parlare con la stessa competenza di Aristoteles e di Dostoevskij, gioca una partita stranamente anonima, sempre ai margini del gioco.
Nell'intervallo fuori un Capitano decisamente ballerino e dentro Vincenzo, che apporta più solidita e più peso al reparto arretrato. Calcio d'inizio e Bobo e Mister si inventano un doppio scambio che folgora gli avversari, con Bobo che sigla la tripletta e c'è ancora un tempo da giocare.
Ma le fatiche cominciano a farsi sentire e nonostante la generosità le uniche occasioni di rilievo sono una punizione di Bobo che il portiere leva dall'incrocio e un tiro di Toda respinto con la schiena da un avversario. Nemmeno il finale convulso e isterico, durante il quale Capitano e Luca perderanno spesso il lume della ragione, riesce a raddrizzare le sorti di un incontro che era ampiamente alla nostra portata.
Negli spogliatoi c'è birra per tutti, così come al bar, e così come a casa per la cena postpartita. Stanchi, ubriachi, e alcuni ancora sporchi ci possiamo dimenticare come è finita: e mentre Santa Angelina ci porta altre birre (che Giovanni Peroni la benedica), Dabbikko si improvvisa dj della serata, ma finirà per isolarsi in camera di Bobo, sbronzo e incompreso.

(Il Peroni-Lab ha elaborato una proiezione di Bobo fra qualche anno)

BEPPE 6: forse non è del tutto incolpevole sul primo gol, ma si abbatte troppo e comunque sulle altre reti non può nulla. Verrà ringraziato sempre e comunque per lo spirito di adattamento e per la presentazione che manda a tutti in mattinata. POWERPOINT

SPECCHIO 6: nessuno capisce che bisogna lanciarlo in profondità. A che servono altrimenti le sue lunghe, esili e spigolose leve? Buone alcune chiusure e alcuni scambi a centrocampo col Mister ma l'impressione è che la manovra lo blocchi. FRENO A MANO

LUCA 6: nel primo tempo soffre i tagli continui delle punte avversarie, lasciando spesso il centro scoperto e costringendo il Capitano alla diagonale. Nella ripresa cresce, fino a ingaggiare il solito faccia a faccia con l'arbitro: meno male, non lo potevamo vedere così tranquillo. Si becca anche un cartellino giallo al posto mio. PROTESTANTE

CAPITANO 5,5: bene metà primo tempo, disastroso nella seconda metà quando in pratica pattina, scivolando ignobilmente più e più volte e tenta troppi disimpegni azzardati. Meglio nella ripresa, quando torna a destra e comincia a spingere con convinzione, prima di perdere le staffe nel finale. Ma l'equilibrio è sempre precario. ROLLERBLADE

VINCENZO 6,5: il suo ingresso dà sicurezza alla squadra, non si sa bene se per meriti calcistici o come talismano. Ma da allora su quella fascia non si passa più con la frequenza dei primi 25 minuti. Almeno lui non sbaglia i falli laterali e blinda il pallone. Non risente dell'inseguimento alla Canalis. CASSAFORTE

GIOVANNI 6: buonissimo primo tempo, anche se più dedito alla distruzione che alla costruzione. Nella ripresa va anche lui in debito di ossigeno, si vede che non è abituato a ricoprire quel ruolo. Porta stoicamente una 3/4 anche mediamente ghiacciata. DI PAROLA

PLAYER LAFORGIA 6,5: meglio anche lui in avvio di azione che in fase conclusiva, gioca migliaia di palloni: alcuni saggiamente, altri smistati con troppa fretta di prima. Sempre nel vivo della manovra, ispira il terzo gol con astuzia. Segue le indicazioni che si dà da solo e rimane in campo per tutti i 50 minuti. Ormai RITROVATO

TODA 5: riesce a far peggio del Capitano e non era facile. Si mette a trotterellare per il campo senza trovare un filo conduttore al proprio moto, poco perpetuo a essere onesti. Riappare con un tiro al volo che si stampa sulla schiena di un difensore dell'Aurora, non partecipa nemmeno alle proteste di gruppo finali. FANTASMA

BOBO 9: fa reparto da solo, e voglio vedere chi avrebbe scommesso sui suoi 15 kg. Non sbaglia un pallone, quando tira centra sempre la porta e fa 3 gol molto belli. Torna a vedere campo e palla dopo mesi, e i risultati danno ragione a chi lo ha insultato per la cecità. FUORI DAL TUNNEL

MISTER LAFORGIA 6: il voto è una media tra il 7 della partita, anche se a dir la verità non aveva molto da inventarsi visti gli uomini a disposizione (ma io Beppe esterno sinistro d'attacco lo avrei provato), e il 5 perchè non può e non deve essere lui a destabilizzare lo spogliatoio prima di appuntamenti così cruciali. INDISPOSTO

TIFOSERIA 10: complimenti a Vito e Alessia che hanno resistito alle botte d'umidità e ai meno 12 gradi. Ma una menzione speciale va a Sergio, che anima la Torcida e non si ferma nemmeno davanti ai tentativi da sbirro di allontanarlo. NO AL CALCIO A 8 MODERNO

giovedì 26 novembre 2009

1-8 CONTO I CELTIC, PECCATO ERAVAMO VICINI

(Gli strani movimenti tra Capitano e Mister per un posto in campo)

"Secondo me solo su autogol potete segnare". Parole sante di Mister Laforgia Senior, ieri ospite speciale presso l'impianto chiuso durante il Ventennio per le note leggi razziali. Uno spirito di osservazione acuto, affinato da anni di esperienza, ma prontamente smentito dall'eurogol di Gianpasquale che riapre i giochi. Purtroppo per noi però un pizzico di sfortuna ci ha impedito di completare la rimonta che sarebbe stata più che legittima.
A scherzare col padre di Mister Spugna c'erano Capitano e Bomber, che non hanno smesso per un minuto di incitare i loro compagni con frasi tipo: "Dall wagnun, che solo 7 gliene dobbiamo fare" oppure "Vabbè gli abbiamo dato 7 gol di vantaggio mo cominciamo a giocare".
E' questo lo spirito del Peroni Team, anche quando la vittoria sfugge per un soffio e la striscia positiva si ferma a quota 2 partite (per un altro tipo di positività è lecito pensare che la striscia si allungherà fino a fine campionato).
I 7 gol non arriveranno, un po' per la bravura del portiere, un po' per l'infortunio a Felice, un po' perchè una volta tanto che c'è una rappresentanza della curva, Antonella e Angelina si presentano con le Ceres: sono queste le chiavi di lettura principali per l'inattesa sconfitta, e mo i tirapiedi cominceranno a dire che la difesa non tiene, che l'attacco non segna, che il centrocampo non crea. Tutte chiacchiere da bar, perchè non è che le altre volte era diverso!
Ormai è però evidente dov'è il problema: la carenza di birra in corpo sottrae al gioco quell'effervesenza e quell'imprevidibilità che ci avevano resi noti fin sotto il cupolone...e stavolta non c'era nemmeno il talismano in panca.
Così finisce che il momento più elettrizzante è il prepartita: il rientro di Specchio fa sentire puzza di panchina al Capitano, che esaurisce la scorta di giocate nel riscaldamento per impressionare il Mister. Addirittura riesco anche a fare un tiro che finisce a meno di 5 metri dai pali, ma è il dribbling (riuscito) su Bobo che lascia di stucco Mr Libidine e lo convince a schierarmi titolare.
Il Dottor Gianpasquale si lascia invece andare a dichiarazioni pesanti, promettendo una prestazione da 8: nonostante il capolavoro balistico che frutterà il gol della bandiera, meglio lasciar sorvolare sul resto.
Bomber tira da tutte le posizioni, visto che durante la partita la porta la vedrà solo durante il riconoscimento dell'arbitro. Adriano e Beppe invece si inventano uno scambio multiplo piede-testa-piede-testa-pieda-testa tutto di prima, lontano dagli occhi del ct che risparmia così le battute sull'inutilità dell'allenamento.
La formazione iniziale vede Capitano Beppe e Specchio davanti a Felice: si rivelerà una muraglia ben poco inespugnabile, al massimo da 3000 siepi. Gianpasquale prende il posto di Toda a centrocampo al fianco di Adriano, mentre Bobo affianca Bomber: una mossa sagace del Mister perchè nonostante la visibilità limitata della Talpa almeno il colore inconfondibile di Bomber dovrebbe agevolarlo.
Inutile dire che prendiamo 2 gol subito (nonostante il Mister inspiegabilmente sia convinto che sia solo uno), ma questi tirano delle sassate e nemmeno aggrappandoci tipo koala riusciamo a farli andare a terra: sulla seconda rete Gianpasquale scalcia ripetutamente l'avversario che però non solo rimane in piede ma scarica una bordata alle spalle dell'incolpevole seppur malconcio Felice.
Doppio cambio, dentro Giovanni e Luca per Capitano e Beppe ma la sostanza non cambia e il primo tempo finisce con un consolatorio 5-0: forse ce la facciamo a raggiungere la doppia cifra.
In avvio di ripresa le cose rimangono inalterate e nemmeno l'innesto a centrocampo del Capitano serve a dare più equilibrio. Ci vuole l'ingresso di Mister Laforgia per dare la scossa, che equivale nel nostro caso a non prendere gol.
Poi si fa male Felice e Beppe arretra tra i pali: il Celtic decide di non farci male e ne fa al massimo un paio. Poi, dal nulla più assoluto Gianpasquale estrae dal cilindro un gol strepitoso a incrociare con palla sotto il sette: il pubblico rimane freddino, a differenza delle supporter ultra vajasse del Celtic, un incrocio tra le ospiti in studio di Alda D'Eusanio, Massimo Marino e Alessandra Mussolini.
Il match si chiude con Luca che per la seconda volta in due settimane infila Beppe nella porta sbagliata: ergo, se Beppe giocasse in porta con gli avversari Luca lotterebbe per il titolo di cannoniere. Nemmeno il forcing attuato da solo da Mister Laforgia serve ad attenuare una scoppola che però rimane in linea con quelle subite dalle altre squadre del girone contro questa armata bionica.
E alla fine il campo nomadi Peroni 900 deve scappare in segreteria per regolarizzare un altro clandestino, stavolta Specchio. Si dice che la giunta Alemanno, informata dai servizi segreti dell'Atletico 2000, abbia individuato il prossimo sgombero dopo l'Horus: la sede sociale di Casilina 362. Angelina non aprire a nessuno!

Per decenza, stavolta niente voti ma solo commenti.

(Il rimedio che la società consiglia a Felice)

FELICE: ernie, infiltrazioni, stress, stalking. Non conosce fine l'Odissea sventurata del Gatto della Gravina. Stavolta contiamo addirittura 3 new entry: le gasteme di Gianpasquale che inspiegabilmente lo incolpa di chissà cosa, l'infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare e dulcis in fundo il documento lasciato lì. Ma una visitina a Lourdes o almeno a San Giovanni Rotondo, no? ACCENDITI UN CERO

CAPITAN ELIO: com'è bravo nel riscaldamento, o mio Dio quanto è in forma il Capitano. Mister Laforgia non crede ai suoi occhi, e farebbe meglio a non crederci fino in fondo facendolo partire in campo. La 5 euro allungata a fine partita fuga ogni dubbio in proposito. RACCOMANDATO

BEPPE: anche lui abbattuto dalla furia iniziale celtica, col cambio paga più del dovuto l'inizio arrembante degli avversari. Inserito per disperazione su una punizione offensiva, si sacrifica nuovamente in porta all'occorrenza. Ma Luca non perdona e lo trafigge. Data la reazione da Sergio dopo la sconfitta al Tardini, mi sa che è PERSEGUITATO DAL PARMA

LUCA: stavolta anche lui naufraga nel marasma generale. Nel prepartita insiste nel portarsi appresso il Capitano per la corsa, non capendo le difficoltà cardiorespiratorie di Elio. Prova a dare un sussulto ai suoi trovando la via della rete con un tocco rapace in area di rigore: se consideriamo la nostra porta, il vero Bomber è lui. COBRA

SPECCHIO: era la nostra ultima speranza per avere un po' di corsa: la corsa c'è, la lucidità sembra rimasta a Katanga. Spinge senza sosta e senza senso, ma i nuovi non lo conoscono e si vede. Nel post-partita mette fine alla sua condizione di abusivo. PODISTA

GIOVANNI: parte in panca, entra subito ma anche lui che deve fare? Spesso gli riesce la diagonale ma tanto loro scendono in 16 ed è un terno al lotto capire ogni volta chi marcare. In macchina prometteva spezzamenti di gambe, ma alle parole non seguono fatti. Anche lui TRAVOLTO

GIANPASQUALE: mo che si è laureato pensa che lo dobbiamo prendere sul serio. Promette mari e monti, in campo però si vede solo nervosismo e imprecisione. A nulla serve il gol di giornata. Forse pensava che bastasse una tesi su Madoff per imbrogliarci. TRUFFALDINO

ADRIANO: ha finalmente capito come beffare i controlli ferrei della società: era l'iridina la soluzione! In campo però rimpiangiamo i momenti in cui era strafatto, almeno era più fantasioso. Brancola nel buio finchè trova l'assist per Gianpasquale. Fin troppo LUCIDO

BOBO: anche lui gioca a nascondino, anche se pressa generosamente su tutto il fronte d'attacco. Ovviamente deve alzare bandiera bianca davanti allo strapotere fisico del Celtic, contro cui si schianta di continuo. Gli scarsi palloni giunti nella sua zona non ci permettono di capire se stavolta ci veda. EVANESCENTE

PLAYER LAFORGIA: almeno lui ha le palle di mettersi a giocare sullo 0-6. Cerca di dare un po' di fosforo alla manovra, un po' perchè è leader, un po' perchè sta il padre e sai che figura di merda altrimenti. Imbecca Bomber con un pregevole assist che scivola sul fondo. Più che libidinoso direi VOGLIOSO

BOMBER LATTANZIO: stavolta riesce a parlare di meno, ma questo non gli evita le rimostranze dei compagni. Certo, anche lui va sempre a pestare i piedi ai centrocampisti (provocando le reazioni smodate di Gianpasquale), quando potrebbe provare ad aprire spazi. Ormai è chiaro a tutti che sta diventando il CAPRO ESPIATORIO

MISTER LAFORGIA: vabbè, non c'è molto da dire. Poteva anche cambiare 8 squadre e 12 moduli, ma quando hai davanti gli animali più che incitare non puoi. Almeno non perde il senso dell'humour, nonostante le incomprensioni del weekend sulla vicenda-stadio. L'unica cosa è che si fa abbindolare dal prepartita, affidandosi alla vecchia guardia e per queto è un po' NOSTALGICO

giovedì 19 novembre 2009

CUORE E ARRAGHI: A NOI CI PIACE VINCERE COSI'

(La società ha promesso il premio nella foto a chi riuscirà a terminare il campionato senza arragarsi con Bomber)

Di solito le squadre quando vincono festeggiano, di solito i giocatori che si impongono esultano...ma noi non siamo una squadra solita, e allora ci arraghiamo. C'è anche da dire che San Francesco ha avuto una crisi convulsiva quando ha saputo che Bomber andava a fargli visita, così come Gandhi si è dato esule in Sudamerica non appena ha subodorato la sua presenza, figuriamoci dei comuni mortali come Toda e Bobo: e meno male che delle bottiglie di birra abbiamo deciso di farne miglior uso.
Ma non importa, la prima vittoria della stagione è lì e non saranno le polemiche, a cui siamo straallenati, a toglierci il sorriso. Non a mister Laforgia perlomeno, ieri al ritorno ufficiale sul rettangolo verde: così emozionato da mandare nel post partita un sms appassionato al Capitano! Il Capitano che a sua volta stava adempiendo al dovere imposto dal ruolo, rincuorando Gianpasquale che reclamava sonniferi nella notte prelaurea: dall'alto della mia esperienza, gli ho consigliato di fare un salto da Adriano. Comunque auguri a Giaska che a ore diventerà dottore (ma vogliamo una foto con l'abito!), e naturalmente da bravo casertano non poteva che discutere una tesi sulle truffe!
Ma passiamo alla cronaca del match: il Casilino 700, sgombrato da pochi giorni, è stato evidentemente spostato sulla nostra panchina, a giudicare dall'accampamento zingaresco che era diventato. A pochi minuti dal fischio d'inizio, la direzione del tempio di David Atletico 2000 richiam all'ordine Felice, non in regola coi documenti, visto che gli era scaduto il visto concessogli da Katanga per giocare in un altro impianto.
In avvio ennesimo cambio di modulo, con Bobo ad affiancare Bomber di punta e Adriano arretrato sulla linea di Toda, mentre in difesa partono Vincenzo, Luca e Giovanni. Nei primi minuti gli avversari sono letteralmente cacati sotto e sbagliano una marea di appoggi, visto che il pressing alto delle punte li costringe a sparacchiare palloni alla meno peggio: vedi che aveva ragione Bomber che è arrivato al campo alle 15 per iniziare a correre?
Nonostante una buona occasione di Bobo su punizione (rasoterra ribattuto dal portiere) e qualche tiro da fuori, non riusciamo a concretizzare la nostra supremazia: da segnalare una giocata di Adriano che lascia a bocca aperta me e Mister quando arpiona non si sa come un pallone a 12 metri di altezza prima di girare di poco a lato in semirovesciata.
A pochi minuti dall'intervallo, però, Adriano si inventa un corridoio che fende la difesa e mette Toda solo davanti al portiere: sinistro di prima e 1-0. Un disimpegno superficiale in difesa potrebbe subito costare il pari, ma per fortuna la rete rimane inviolata.
In avvio di ripresa c'è Beppe, insolitamente giù di tono, per Luca, col Capitano a destra. Passano pochi minuti e l'evento atteso da mesi e mesi si materializza: il Mister dà un calcio alla sfortuna e torna a calcare l'erbetta, ieri più umida che mai. Entra come un pazzo il Mister, prima chiedendo a Bomber di battere la punizione di seconda, poi piazzandosi freneticamente a centro area, ma la sfera va fuori non di molto.
Poi, in un'azione di contropiede, la palla rimbalza davanti a Bobo, che è affiancato da Bomber con un solo difensore a contrastarli: il giocatore con la vista più limitata della Lega non si fa pregare e tira centrale, ma il portiere goffamente devia in porta. "Ti avrei ucciso", dice Bomber: è il suo modo di complimentarsi e noi ce lo teniamo stretto proprio perchè è così, totalmente sui generis.
Fatto sta che dopo circa 8 secondi un avversario si inventa un tiro a mezza altezza dalla media distanza che rimbalza davanti a Felice e sorprende il portiere più illegale del campionato.
Da quel momento non è più roba per cardiopatici: la società provvederà mettendo a disposizione un olter. Cominciano ad arrivare palle da tutte le parti che non riusciamo a gestire, nemmeno sui contropiedi, finchè un'altra geniale invenzione di Adriano smarca Bomber che però viene anticipato in scivolata.
E' il Mister stavolta a guidare la Resistenza andando a pressare su tutti i portatori di palla, e tutto sommato grandi pericoli in termini di occasioni non ce ne saranno. Merita però una menzione speciale l'ultimo contropiede in cui Toda parte a involarsi verso la sguarnita metà campo avversaria: Bomber lo frena letteralmente e Toda perde totalmente le staffe, fermandosi e favorendo il recupero avversario: una leggerezza che per fortuna non costa cara, ma che lo lascia incazzoso anche nell'immediato dopopartita.
Festanti e ilari trasformiamo lo spogliatoio in un'allegra e tintinnante cantina, anche se lo sgarro dell'Atletico 2000, che ci fa trovare solo Budweiser al bar, puzza di complotto del Palazzo. Proprio ora che è tornata LaforgiaLandia.
E mo tutti in fibrillazione per l'altro appuntamento, quello del weekend: perchè, come ha detto l'amico Ciccio, atteso nella capitale in questi giorni, "questa settimana non esiste".

(La gamba con cui mister Laforgia si è presentato in campo)

FELICE 6,5: senza colpe specifiche sul gol, blocca con sicurezza gli scivolosi tiri finali. Finalmente torna sicuro come ai bei tempi anche se non ci sono particolari parate da fare. Colpito dalla terribile legge Bossi-Fini, ha il suo da fare per convincere le autorità di aver regolarizzato la propria posizione. CLANDESTINO

VINCENZO 6: lo avevamo lasciato a fare spaccate in giro per Centocelle, lo ritroviamo titolare a respingere gli assalti avversari dalle sue parti: operazione ben riuscita, almeno finchè gli sbattono contro, in difficoltà quando è preso in velocità. Spazza quando deve, cioè molto spesso. SPAZZOLATORE

LUCA 6,5: meno sicuro rispetto alla precedente uscita da centrale, ma tutto sommato non si corrono grandi rischi nei primi 25 minuti. Decisamente rinvigorito nel finale, quando gli avversari vanno a urtare contro la sua determinazione: interviene in tutti i modi, instaurando i soliti duelli rusticani, stavolta non con l'arbitro. GUARDRAIL

ELIO 6: entra a freddo nel finale del primo tempo e non tocca palla, ma per poco non segnano. Nella ripresa parte timoroso a destra ma acquista sicurezza col passare dei minuti, dando una sostanziale mano nel finale tutto cuore e orgoglio. Ancora più utile come motivatore dei laureandi assenti. PERSONAL TRAINER

BEPPE 5,5: soffre l'ingresso a freddo ad inizio ripresa, e secondo me anche le scarpe non sue. Sbaglia una serie di disimpegni consecutivi ed è meno deciso del solito anche nelle entrate. Stranamente malinconico sia nel pre che nel post partita. Già in ansia per domenica? DISTRATTO

GIOVANNI 6: il voto sarebbe superiore se non fosse per un paio di passaggi orizzontali da brividi nel primo tempo. Il Mister gli chiede maggiore spinta, e finalmente supera la metà campo in fase d'attacco. Elegantissimo un pallonetto con cui nel primo tempo elude un avversario. SOMBRERO

LUCA TODA 7,5: ancora una volta migliore in campo. Pian piano sta prendendo nei nostri schemi e nei nostri cuori il posto che fi di Domenico. Spezza, imposta, corre e soprattutto sblocca il risultato. Spettacolari un paio di chiusure in scivolata, ancora più spettacolare la crisi isterica che lo porta a bestemmiare ripetutamente Bomber nel convulso finale. UBIQUO

ADRIANO 7: da centrale perde qualcosa rispetto alla fascia ma finalmente ha un po' più di disciplina tattica. Illumina il Peroni con giocate sontuose, due su tutte: quella che sblocca il risultato e una analoga nel finale che per poco non regala un'occasione d'oro a Bomber. Costante metronomo del gioco. RIVERA

MISTER LAFORGIA 6,5: ripeteva da settimane "scusate se non metterò la gamba", e invece? Invece è fondamentale proprio in fase di copertura, dove azzanna gli avversari. Ancora da rivedere in fase offensiva, ma per ora va benissimo così. Guida la barricata con autorità. GIAP

BOBO 7: finalmente incisivo come l'anno scorso. E' lui a guidare gli attacchi nel primo tempo, propiziando diverse opportunità e sfiorando per due volte il gol su punizione. Pressing sui difensori e ottima intesa con Bomber, almeno fino a quando non segna: quando finalmente centra la porta, scatena le ire del suo compagno di reparto. REDIVIVO

BOMBER LATTANZIO 6: ottimo il lavoro svolto nel primo tempo, nel quale si dedica a costante e prezioso pressing offensivo. Scompare un po' nella ripresa, anche perchè giocata quasi interamente a difenderci, pericoloso su punizione. Come al solito, dispensa stress in giro per il campo, riuscendo nella non semplice impresa di gastemare Bobo che segna (!) e facendo incazzare persino il paziente Toda. LOGORANTE

POSCRITTUM: scusate mi ero dimenticato di mettere il voto al Mister in quanto coach. Rimedio

MISTER LAFORGIA 10: questa vittoria è quasi esclusivamente merito suo (come allenatore, cazzo è difficile mo giudicarlo in questa versione schizofrenica): nell'ordine, azzecca il talismano (le bottiglie da 33 che differenziano la panchina da un insediamento rom), azzecca i ruoli (Adriano più arretrato, Bobo più avanzato), e poi nel dualismo della sua persona riesce a incitare i suoi mentre si scalda nel primo tempo! Memorabile la scena del suo ingresso, se non avesse i capelli sembrerebbe Vialli ai tempi del Chelsea...l'assenza di barba lo fa sembrare persino quasi serio. Se Foggia era Zemanlandia, Peroni Team è ormai LAFORGIALANDIA

venerdì 13 novembre 2009

LA CLASSIFICA SI SMUOVE: PRIMO PUNTO SUDATO

(Obiettivo-panettone sempre più vicino per Mister Laforgia)


"Mister forse riesci a mangiarlo il panettone". Dagli spogliatoi israeliti dell'Atletico 2000 è Beppe a dare la buona novella al tecnico più sbronzo della Lega. Dov'era in quel momento coach Laforgia? Da Saverio al Marrackech People o da Valerio al Take Five? Alla pizzzeria Splendor o ad una più classica Spirit? Mentre il dubbio non rode proprio nessuno perchè non ce ne poteva fottere di meno, il Sebastiao Lazaroni di Tikal tira un sospiro di sollievo: è segno che i suoi ce l'hanno fatta anche senza la sua guida. O forse proprio in virtù dell'assenza.
Infatti nella situazione di anarchia i reduci del Peroni Team nel prepartita non riescono a organizzare qualcosa che sia nemmeno lontanamente paragonabile al torello. E' un Peroni in emergenza quello che si presenta alla terza prova ufficiale della stagione: assente come detto il Mister per un problema di transfer, assente Felice per un motivo X (anche se il tono baritonale con cui ha annunciato il forfait ha destato qualche sospetto), assente Gianpasquale per un esame....ma perchè pure i campani studiano?
Tra i pali registriamo l'ottimo esordio del jolly Beppe, che si avventa sui tiri avversari con la stessa determinazione con cui solitamente aggredisce attaccanti, autostrade e Bomber. Felice, anzichè scrivere cazzate stai attento che abbiamo scoperto un talento!
La vista degli avversari Dragon ci conforta: età media oltre i 30, forse anche 40. A occhio e croce come capacità polmonare dovremmo finalmente essere in pari con qualcuno.
I Peroniani si presentano con una linea a 3 dietro: il Capitano e Giovanni agiscono ai lati di Luca, che al centro ha spaccato (occhio alle indicazioni Mister), Luca Tod davanti alla difesa con Adriano a destra e Bobo sul centrosinistra e Bomber triste solitario y final davanti.
Inizio incoraggiante, riusciamo a fare possesso palla e corriamo pochi pericoli (anche perchè loro non corrono proprio), ma le occasioni come al solito scarseggiano. Poi Adriano alza la testa e vede il movimento di Bomber, lancia lungo e la palla finisce incredibilmente nel sette: ammazza che culo, 1-0, solo così potevamo sbloccare. Beppe non corre grandi pericoli a parte qualche tiro da fuori, e naturalmente il pari arriva nel recupero proprio su un pallone scagliato dalla distanza e accidentalmente deviato da Luca. Porca zozza, nemmeno l'arbitro ubriaco (e in virtù di ciò non si capisce perchè non ci tenesse in simpatia) che fischia al contrario era riuscito a danneggiarci più di tanto.
Vabbè, come dice il rivale di sempre Dabbikko dalla panchina "non a succiss nudd". Da notare che dopo aver insultato il nome della società in più occasioni ed essersi reso protagonista di reiterati sgarri (cugine, nani, padrepeppe e qualcuno so che capirà), il metallurgo occasionale ieri era così narcotizzato di Peroni che faceva addirittura il tifo, oltre ad essersi ricordato della tifosa presente Valentina risalendo a lei dal fratello compagno di classe in infanzia: un intreccio che ancora oggi sto cercando di sbrogliare.
Comunque sia, la ripresa vede l'ingresso di Vincenzo al posto di uno spompato Capitano. Dopo 5 minuti però mi rendo conto da fuori che non ero l'unico a strisciare per terra! L'ossigeno è sempre più una chimera che nemmeno il multicentrum a bordo campo riesce a fornire: Bobo sbaglia stop per lui elementari e si intestardisce in azioni senza sbocchi, Luca Tod scompare man mano dal cuore della manovra e si allarga spesso e volentieri, Adriano è l'unico che sembra avere ancora benzina ma l'anarchia tattica lo confonde nei movimenti. Da par suo Bomber riceve i soliti 0 palloni giocabili e cerca gloria su punizione, ma il portiere blocca.
Nemmeno i cambi (anzi 1 cambio alla volta) danno giovamento alla condizione, ed è merito di Beppe e Luca se la baracca tiene, coadiuvati da un gran finale di Vincenzo. Al fischio finale non sappiamo se esultare o rammaricarci: da una parte abbiamo smosso la classifica, dall'altra quando ci ricapiterà di giocare con avversari più immobili di noi? Nemmeno le decine di Peroncini con cui abbiamo esaurito il frigo dell'Atletico 2000 è ancora riuscito a darci la soluzione.

(l'allenamento di Vincenzo per i recuperi in allungo della ripresa)





BEPPE 7,5: già la disponibilità a sacrificarsi in porta sarebbe sufficiente; e invece scopriamo che tra i pali ci sa fare eccome: magari non rischia la presa, ma si oppone sempre con efficacia prendendo a cazzotti il pallone; forse lo aveva confuso per la faccia di qualche napoletano? Non soffre il cambio di ruolo. CAMALEONTE

ELIO 6: gioca una quantità industriale di palloni nel primo tempo, e dopo metà frazione in cui lo schema unico prevede lungolinea per Adriano, gli intuitivi avversari capiscono come bisogna aggredirlo. Dopo aver commesso qualche leggerezza in appoggio esce stremato. Rientra a metà ripresa e non sbaglia più. Però come cazzo è che prima giocavo a centrocampo e mo non azzecco un passaggio? IMPRECISO

LUCA 7,5: senza dubbio il migliore in campo. Si appiccica all'avversario manco fosse Marrazzo con Natali e gli fa sentire l'alito sul collo. Come al solito, ingaggia un duello personale col direttore di gara che ha palesemente torto: il problema non è avere ragione, ma questi so' permalosi e più li contraddici più ti remano contro. BALUARDO

VINCENZO 6,5: dopo i primi minuti in campo, sbaglia un paio di appoggi e sembra ancora troppo freddo rispetto al ritmo partita. Ma bastano pochi giri di lancette per farlo crescere fino a renderlo indispensabile nell'affannoso finale, dove sorprende tutti con un paio di allunghi in spaccata che superano per impensabile agilità persino la ruota di Bomber. MOLLEGGIATO

GIOVANNI 6: all'inizio i compagni lo cercano poco in impostazione, ed è un male con i piedi che si ritrova. Come al solito buonissimo primo tempo, ma come al solito si distrae in avvio di ripresa, e a centrocampo sembra sempre un pesce fuor d'acqua. Preoccupano i cali alla distanza, ma non piò che crescere. SBALZATO

LUCA TOD 6,5: la presenza della dolce metà potrebbe stimolarlo e in avvio sembra avere un buon effetto anche sulla capacità di dialogo coi compagni. Prezioso nella fase iniziale dell'azione, cerca gloria anche davanti dove sfiora un gol da antologia dopo aver dribblato mezza difesa. Dopo l'intervallo forse comincia a innervosirsi per la confidenza crescente tra la ragazza e il malandrino Dabbikko, fino a sparire. Con quei guanti bianchi però sembrava un CHIRURGO

BOBO 5,5: prestazione opaca sotto il profilo del gioco, così come opache sono le ombre che vede in campo. Che il primo problema sia sia conseguenza del secondo? Nell'attesa che la paziente consigliera Angelina gli insegni a mettersi le lenti, ignora sistematicamente Bomber, che comunque si mette dietro l'avversario anzichè andare d'anticipo. Ma non può sbagliare quegli stop, lui che con una finta ne metteva a sedere 5. Stanco e scazzato chiede il cambio. CATARATTA

ADRIANO 7: ancora una volta decisivo, anche se voglio vedere se dice che ha tirato in porta sul gol. Tuttavia tutte le occasioni nascono nella sua zona, e il dirottamento sulla fascia sembra giovargli. Mette un paio di palloni interessanti in mezzo e soccorre il Capitano in copertura nella seconda metà del primo tempo, da affinare l'intesa con gli altri centrocampisti. Irritante il cellulare spento che per poco non fa morire d'infarto il sottoscritto e Bomber nel prepartita. DETERMINANTE

BOMBER 6: ancora una partita di emarginazione per lui. La maggior parte delle volte il compagno più vicino è quello che sta in panchina. Come sempre si batte, come sempre potrebbe stare più zitto: così non incita i compagni, gli fracassa solo le palle! Pregevoli alcune sponde, anche se potrebbe provare a stoppare talvolta e non tentare sempre l'uno-due di prima...più che altro perchè nessuno ce la fa a seguirlo. Ci prova su punizione a giro ma non è fortunato. ISOLATO

sabato 7 novembre 2009

VOX FELICIS VOX POPULI: LE CONTROPAGELLE


A grande richiesta (di chi?) Felice ha deciso finalmente di dire basta all'egemonia del Capitano sul blog. Finalmente la squadra comincia a interagire, visto che gli unici commenti finora li ha postati il Mister. Pagelle scritte da uno che ha una visuale avvantaggiata sui compagni, peccato che anzichè guardare i movimenti in campo dovrebbe preoccuparsi di guardare la PALLA ahahahhaha

FELICE 4,5: Dimenticate le due ernie con un antidolorifico preso 20 minuti prima della partita sembra proprio sia la sua giornata. Parte con due ottime parate sul primo tempo e fa capire subito che ha ritrovato il vecchio smalto, chiama a raccolta i suoi e sfrutta tutta lo stress che il lavoro gli porta per gridare in testa a tutti quelli che sbagliano dalle sue parti. Nel secondo tempo poi c'è la SVOLTA! Inizia con l'allungare un piede anzichè la mano facendosi infilare da un tiro non proprio imprendibile e finisce con l'addormentarsi completamente su un tiro telefonato che un deficiente avrebbe parato con anche con le orecchie. Non parla più e si sveglia solo sul finale con una bella parata che gli vale mezzo punticino. NARCOLETTICO!

ELIO 5: Si diverte tutte le settimane a scrivere pagelle e in questo momento è completamente ignaro del fatto che io stia scrivendo su di lui! Completamente assente nella fase di impostazione, fa quel che può e limita i danni nella fase difensiva. Alterna passaggi semplici corretti a passaggi impossibili sbagliati. Chiude bene in diverse occasioni ma resta troppo incerto e aiuta poco la fase offensiva. CONTROPAGELLATO!

VINCENZO 5:Il suo peso sta diventando insostenibile e sotto la pioggia ha l'agilità di un SUV sul ghiaccio con le gomme lisce. Soffre la velocità degli avversari e azzecca qualche diagonale di tanto in tanto, cosa che lo salva dal baratro assoluto. PANZ(on)ER!

BEPPE 6: Sufficienza meritata per i pochi errori CLAMOROSI a cui i suoi compagni ci hanno tanto abituato. Fa valere la sua forza sui calci piazzati in cui cerca sempre il colpo vincente, ma non è la sua giornata fortunata. In diverse occasioni distribuisce favori concedendo troppo spazio al centravanti che ha tempo di girarsi e di non fare nulla(quell'attaccante era un ciuccio di prima categoria!). GENEROSO

LUCA CAL 6,5*: quando entra al centro comincia a togliere palla in tutti i modi, di testa, di piede, di coscia, di ginocchio. Poi tenta una sortita offensiva che gli toglie gli ultimi residui di ossigeno, infatti chiede il cambio. Rientra a destra per dare spinta e partecipa attivamente all'inutile assalto finale. GUERRIERO

* ho cambiato la lettera "d" di "quanto" perciò è come se l'abbia scritta io

GIOVANNI 4,5: Non si fanno sconti in queste pagelle, lui invece ne fa uno enorme all'attaccante avversario servendogli la palla su un piatto d'argento nel momento in cui la speranza iniziava ad affacciarsi per il peroni team appena dopo aver accorciato le distanze. Gli avversari lo tartassano da quella parte e lui si difende affannosamente ma in maniera efficace, almeno prima del tracollo del secondo tempo. Dalla sua fascia arrivano quasi tutti i cross e i pericoli della partita. OCCASIONALE

LUCA TOD 5,5: E' lui l'uomo che potrebbe aggiungere tecnica alla squadra, che potrebbe stoppare sul nascere ogni velleità avversaria, che potrebbe velocizzare il gioco, che potrebbe far partire la squadra in contropiede e che appunto POTREBBE, perchè NON LO FA, anche se è da apprezzare l'impegno e le potenzialità. Chiudo con quello che potrebbe essere un mio personalissimo parere(le pagelle le faccio io e dico che cazzo me pare!) definendolo FUORI RUOLO!

GIANPASQUALE 5: Nel campo ci ha abituato a grinta e rabbia, ma NON SI SA PERCHE' durante il match era particolarmente spento e depresso. Quando è carico e pimpante di solito finisce col prendere a mazzate l'arbitro, stavolta rischia di prendersi gli schiaffi dai compagni. L'unica cosa che riesce a ripetere durante la partita è: fatemi tirare in porta! Ma quando ci prova, ti rendi conto che anzichè giocare era meglio che quella sera fosse andato a prendersi una birra allo SPARTACO a 3 EURO. SOLATO!

BOBO 5: In una partita dove la forza fisica e la resistenza alle intemperie può farla da padrone, giustamente lui decide che è meglio farsi da parte. Con i suoi 43 kilogrammi si ritrova a fine partita con le ossa bagnate e moribondo. A parte una traversa per un tiro improvviso dalla distanza, sbaglia troppo e perde parecchi contrasti. L'unico uomo che riesce a superare nell'uno contro uno è SE STESSO. Di certo non ci ha abituato a questo: waiting for GODOT.

ADRIANO 5,5: Segna e già questo di per sè è una cosa buona. Ma si perde troppe volte in mezzo al campo sbaglia troppi palloni. Da lui ci aspettiamo fraseggi con il buon LUCA TOD e sponde con il funambolico BOBO, ma ieri nessuno era all'altezza e l'impostazione di gioco è andata completamente a farsi fottere.IN POSIZIONAMENTO!

BOMBER LATTANZIO 6,5: Con un supporto dei centrocampisti praticamente inesistente, forse è l'unico completamente incolpevole della gara. La tenacia c'è, ma a volte è inutile se i palloni che ti danno non li prenderebbe manco BOLT. A primo tempo gli esce un tiraccio abnorme che fa ridere i polli(in senso letterale), ma VA PREMIATO, perchè se nessuno riesce a capire che la porta è grande e AVIT A T'RA MBORT, allora non si va da nessuna parte. mezzo voto in più per lui.

giovedì 5 novembre 2009

POLVERI BAGNATE, SCONFITTA INGIUSTA

(Nella foto, Peroni Team all'attacco)

"Un phon per il mister". Un coach Laforgia molto poco libidinoso non ha manco le forze per farci la cacchiola dopo una partita letteralmente buttata nel cesso, tanto per usare una perifrasi aulica. Anzi, il tecnico più giovane della Lega (più vicino a Guardiola per età ma a Ventura per goduria) annuncia una minicontestazione solo nei confronti del Capitano, reo di un'errore marchiano sul primo gol avversario.
Certo il nubifragio non ha aiutato una squadra che da centrocampo in su fa della tecnica la sua arma in più. E invece eccoci qua a parlare della seconda sconfitta stagionale. Stavolta il gioco c'è, facilitato dall'ultima alchimia tattica dell'Antonio Conte dello Stretto di Panama: il torello prepartita. Mamma mia come siamo forti senza avversari, schemi riusciti alla perfezione, uno-due e tiri che non si vedranno mai per tutti i 60 minuti regolamentari.
Naturalmente il diluvio comincia poco prima del calcio d'inizio. Pronti-via e siamo subito padroni del campo, beneficiando del cambio tattico con difesa a 3 e quindi maggior spinta in fase propositiva. Il pacchetto difesa + Luca Tod a centrocampo blinda l'attacco avversario, e un Bobo finalmente in giornata prova la soluzione personale da tutte le posizioni, rimediando però solo una gran traversa di destro. Ma il risultato non si schioda e il primo tempo scivola via a porte inviolate.
Nella ripresa il patatrac: prima il Capitano tenta un'improbabile anticipo a centrocampo, improbabile non tanto per l'anticipo quanto per l'approssimazione dell'intervento; tiro da fuori e 0-1. Passano pochi minuti e una palla insaponata si infila sotto le gambe di Felice: se fossimo di Bari useremmo la sottile espressione abusata da Cassano "Non si facenn com a mamt acchiut l gamb". Ma è il primo errore di Felice in campionato, su quel terreno di gioco ci sta.
Il problema è che scoppiamo mentalmente, e la palla non ne vuole sapere di entrare, sbatte sugli avversari, sul portiere, sui pali, sull'esosfera, sulla nostra testardaggine: insomma ovunque tranne che dove dovrebbe sbattere. Finchè Adriano trova lo spunto giusto al limite e batte il portiere con tiro basso: vuoi vedere che dopo 45 minuti e 2 gol presi così abbiamo capito che su questo campo paga più il tiro rasoterra?
Non facciamo in tempo a bullarci per questa sagace scoperta,che un Joe fino a quel momento quasi impeccabile fa la cosa più peccaminosa possibile: stoppa la palla all'avversario, porgendogli sul vassoio il comodo tiro del 3-1.
Nemmeno l'assalto finale, con Special One Laforgia che imitando Mourinho butta in campo tutte le bocche da fuoco, serve almeno a rendere meno amaro il risultato. Al triplice fischio la maggiore preoccupazione di tutti è: ma il Mister sarà riuscito a tenere i documenti all'asciutto?

(Un intervento di Felice)

FELICE 6: è vero, quell'errore ha pesato soprattutto sulla testa dei suoi. Ma nel primo tempo salva il risultato un paio di volte, e nel finale con un balzo felino evita il tracollo dell'1-4. Troppo silenzioso, dovrebbe comandare la difesa con autorità ma sembra preso dall'apocundrìa. MALINCONICO

ELIO 5,5: ovviamente da Capitano mi devo prendere la responsabilità dell'anticipo sbagliato, anzi mancato, nell'azione del primo gol. Fino ad allora, una partita molto positiva, migliora l'intesa con difesa e centrocampo. Punito oltremodo dal mister per un singolo episodio, secondo tempo in panchina a convincere Bomber a non scappare a casa. Chiama un cartellino avversario che arriva. URP

VINCENZO 6: con il Capitano divide i rimbrotti del Mister per i tentativi di anticipo a centrocampo. Ma non condivide il dispiacere di essere protagonista in negativo, quindi raggiunge la sufficienza. Dispiace che stavolta che poteva essere giustificato dalla superficie scivolosa non accoppi nessuno. DISCIPLINATO

BEPPE 6,5: non sbaglia, e su questo campo può già essere considerato abbastanza. Servivano persone con le palle e lui gentilmente offre le sue per la causa Peroni. Potrebbe far male su corner a fine primo tempo, ma l'unico che rischia di farsi male è lui, travolto dall'aggraziato movimento di Bibi. ROCCIA

LUCA CAL 6,5: quanto entra al centro comincia a togliere palla in tutti i modi, di testa, di piede, di coscia, di ginocchio. Poi tenta una sortita offensiva che gli toglie gli ultimi residui di ossigeno, infatti chiede il cambio. Rientra a destra per dare spinta e partecipa attivamente all'inutile assalto finale. GUERRIERO

GIOVANNI 6: ecco uno che condivide con me un errore. Però il suo primo tempo rasenta la perfezione, non sbaglia una palla nè in appoggio nè in chiusura. Spaesato dallo spostamento a centrocampo di inizio ripresa, comincia a naufragare (ahah che gran battuta) fino a diventare assistman al contrario. SFIBRATO

LUCA TOD 7: uomo partita skyfo. Anima e core, si prodiga nel doppio compito di doppia cerniera: tra difesa e centrocampo e tra centrocampo e attacco. Nonostante l'acqua, uno dei pochi che controlla sempre la sfera. L'arbitro lo prende ingiustamente di mira ma lui non perde la calma: infatti scatta a ridere con la panchina sul tentativo da centrocampo di Bomber. DONATI

GIANPASQUALE 5,5: dov'è finito il pitbull che aveva fatto tremare tutta via dell'aeroporto di Centocelle? Dov'è il mastino che morde le caviglie degli avversari e le coscienze dei compagni? Forse tormentato dal pensiero del costo delle birre per la sua festa di laurea, gioca a nascondino: poco propositivo, poco incisivo. Mezzo voto in meno perchè insinua che la società arraffi soldi per pagarsi le trasferte: magari costavano 10 euro! CALUNNIATORE

BOBO 6,5: primo tempo da autentico leader, gioca una quantità indicibile di palloni ed è sempre insidioso in zona tiro. Traversa che trema dopo un gran destro, altre volte fuori di un niente. Cala in maniera spropositata nella ripresa, più che altro sembra scazzato o depresso. Senza lenti, si gira ripetutamente dal lato sbagliato quando lo chiamano. UOMO TALPA

ADRIANO 6,5: nel primo tempo non si capisce dove gioca: non lo capisce lui, non lo capiscono i compagni, sarebbe utile sapere se almeno il Mister ne sia venuto a capo. Cambia nella ripresa, anche se non da l'idea di essere nel vivo dell'azione: è lui però a trovare il gol dell'illusione e a guidare l'arrembaggio nelle trame più pericolose. Spettacolare una rovesciata che per poco non si trasforma in assist. GENIO E SREGOLATEZZA

BOMBER LATTANZIO 6: non gli arriva veramente un pallone giocabile che sia uno. Dovrebbe partire da più dietro, ma l'unica volta che lo fa tenta il gol alla Mascara (o alla Domenico se ricordate cosa segnò alla Bombonera Ostiense l'anno scorso): ovviamente la prima reazione della panchina è il solito eccesso di ilarità. Nel secondo tempo dà l'esempio, andando a pressare mentre i compagni-fighetti (il copyright è suo) controllano se gli scarpini stanno ancora bene. LOTTATORE

MISTER LAFORGIA 6,5: ha il merito, l'umiltà e la libidine di cambiare tattica. Col nuovo schema siamo padroni del campo, ma forse stavolta non gestisce con molta lucidità i cambi. Come dice saggiamente Bomber nel dopopartita (ed è il primo a mettersi in discussione), se la squadra gioca bene bisogna cambiare il meno possibile, e pazienza se qualcuno gioca 2 minuti in meno. Tuttavia se noi non capitalizziamo che colpa ne ha lui? Stoico nel tenere all'asciutto i documenti. Protagonista assolutamente goliardico a Genova, tra un amaro da passeggio e un cicchetto di Vermentino trova il tempo per improvvisarsi lanciatore di cori in Piazza delle Erbe. Doppia libidine e quindi JERRY CALA'

giovedì 29 ottobre 2009

PERONI SGASATO, SCONFITTA ALL'ESORDIO

(Nella foto, la nuova linea di borsoni ufficiali del Peroni Team)

Ci sono due tipi di sapore amaro: uno è quello dell'imbevibile birra Atlas che il metallurgo Dubbikko ha lasciato nel frigo di casa; l'altro è quello inconfondibile della sconfitta. E il Peroni Team ha purtroppo conosciuto quest'ultimo, nella sua prima apparizione stagionale della Lega Calcio a 8.
Nemmeno il rientro di mister Laforgia, prodigo di consigli ma avaro di tasso alcolemico adeguato agli standard, è bastato ai peroniani per superare il loro più grande avversario: la disorganizzazione. Arrivati nel giudaico Atletico 2000, notiamo già con un certo stupore che gli avversari si presentano con: tute griffate, borsoni griffati, allenatore griffato e dirigente accompagnatore griffato. Fa da contraltare il presidente Vetturi che in vista della cerimonia della consegna delle divise, giunge con bustone di plastica Durazzo Style, manco stesse portando i vestiti alla Caritas. Ma si sa che a noi non ce ne frega proprio un cazzo, in questo caso dell'apparenza, in altri casi del match.
Nel test salutare pre-partita, si contraddistingue un Adriano con la congiuntivite (e mo si dice così), mentre Gianpasquale si vanta di aver fumato solo due sigarette in tutta la giornata: se è così sorpreso da se stesso dev'essere stata dura. Un plauso per lui. Felice invece confessa una giornata da dimenticare dal punto di vista fisico e promette vomito in campo: buon per noi che il suo senso della maglia sia superiore al suo buonsenso.
Il coach appulo-latino-nomentano non conosce bene tutti i suoi ragazzi, e parte con uno schieramento prudente: 2 centrali, 2 terzini, un mediano, un centrocampista a svarione e una punta. Almeno nei primi 10 minuti rispettiamo le consegne, giocando senza sbavature e ovviamente non superando mai la metà campo. Benino la difesa, senza particolari disattenzioni, centrocampo e attacco sempre in inferiorità, dove l'unico a battersi con determinazione è Gianpasquale.
Squadra troppo fallosa e proprio da un calcio di punizione beffardo arriva lo 0-1. L'arbitro Dolce e Gabbana, a metà tra un frocio e Antonio Zequila, continua a fischiare contro anche quando alitiamo sugli avversari, e proprio da un mancato intervento arbitrale per gamba tesa su Gianpasquale nasce il raddoppio. La frazione si chiude con un fallo da antologia di Vincenzo su avversario lanciato verso la linea di fondo.
In apertura di ripresa il break decisivo degli avversari. Dopo il gran gol del 3-0 arriva un minimo di reazione con Gianpasquale che corregge in rete di testa il primo spunto vincente di Adriano. Poi però giungono inesorabili il quarto e il quinto, e la rete di Adriano su ribattuta serve solo alle statistiche. Nel finale, almeno, Bomber si adegua agli avversari e comincia a rantolare a terra ogni volta che la palla entra nel raggio d'azione di una decina di metri, e così almeno guadagna una valanga di punizioni.
L'incontro si chiude con il giallo di frustrazione di Capitan Elio che butta all'aria uno che passava di lì, ma è proprio in quest'occasione che Bomber fa la cosa più goliardica della partita, mimando all'arbitro la ruota di Carla Fracci: cazzo, come è diventato atletico.
Nello strascico del dopopartita, Capitano e Presidente danno vita a uno commovente videochiamata dall'Inghilterra con l'indimenticato Domenico: Elio e Bobo trovano l'ex componente del Peroni Team ubriaco e chiacchierone e si improvvisano redattori di "Confidenze", carpendo i dettagli e i dolori più intimi del giovane Vitale. La smettesse di fare il finto macho latino e tornasse al più presto a darci una mano.

(Nella foto, un ritratto di Gianpasquale nel momento di massima tranquillità)

FELICE 6: compie un paio di prodezze, ma ha sulla coscienza il primo gol e soprattutto sti lanci lunghi che non servono a niente. Per fortuna non sbratta su nessun difensore, il certificato medico gli dà del'incosciente per essere venuto comunque. DEBILITATO

LUCA 5,5: stavolta non è per niente a suo agio nel ruolo di terzino. Quando spinge si infila in vicoli ciechi, si vede che gli mancano i tempi del fluidificante. Soprende, lui così pacato e ragionevole, vederlo all'inizio così incazzato e sarcastico con l'arbitro, ad un certo punto avevo paura che gli alzasse le mani. MR HYDE

BEPPE 6: prestazione di sostanza, nel primo tempo lascia pochi spazi e partecipa alle barricate difensive. Unica macchia, il gol nella ripresa in cui perde un contrasto con l'attaccante che pesa quanto il suo polpaccio. Non è da lui. STANCO

ELIO 6: secondo me stavolta mi ero guadagnato la sufficienza, ma vox populi mi dice che sono stato troppo falloso e tenero nelle entrate: io però mi metto 6 lo stesso. Nel finale è spesso 1 contro 2 e non passano. Ridicolo nel tentativo di convincere l'arbitro a non ammonirlo dopo un'entrataccia. In nottata prova inutilmente a convincere Domenico a rientrare subito in Italia. IN CRESCITA

VINCENZO 5,5: rimproverato dal Mister per inutili tentativi di anticipo a centrocampo che lasciano voragini dietro. Terrificante il fallo in chiusura di prima frazione, con una avversario che salta un paio di metri prima di ricadere: da morire dalle risate la calma olimpica con cui gestisce la situazione che ne scaturisce. CATERPILLAR

GIOVANNI 5,5: in realtà non sbaglia chissà cosa, ma non riesce a fare l'uovo sulla fascia. Spesso ha il deserto del Gobi davanti ma non si avventura quasi mai in zona offensiva: quando lo fa nasce qualche pericolo a sinistra, ma ormai è troppo tardi. Da rivedere l'intesa coi centrocampisti. SPAESATO

BOBO 5,5: è vero che gli si chiede di tenere un ruolo non nelle sue corde, e cioè l'esterno. Però è poco lucido nel gestire il pallone e non trova mai lo scatto giusto per lasciare l'avversario sul posto. D'atronde pennella due punizioni di fila in testa al Bomber. Il giorno dopo la partita, memore degli insegnamenti di Mr Prayer, ci sottopone al suo pippone tattico. B-ZONA

GIANPASQUALE 6,5: l'anima del combattente. Comincia gridando, prosegue gastemando, finisce facendo entrambe le cose. Contrasta da solo a centrocampo, recupera palla ma il livello delle proprie urla gli impedisce di ragionare con la sfera tra i piedi. Segna di rapina il gol che potrebbe riaprire le sorti della gara. Nel post partita si aggira minacciosamente per l'Atletico 2000 con mazza ferrata in cerca di qualcuno su cui sfogarsi. RINGHIO

ADRIANO 5,5: gli occhi a mandorla bordeaux sono colpa del polline? Difficile credere a questa teoria (a mano che non si intenda un altro polline), stavolta si perde nei meandri del rettangolo verde, non trova nè posizione nè spunti. Quando finalmente azzecca la giocata, ecco il gol di Gianpasquale. Segna anche una rete, ma da lui ci si aspetta molto di più. Prima della prossima, la società promette ritiro antidoping. SBALLATO

BOMBER 6: lo conosciamo vecchio, e lo sappiamo che rende in maniera proporzionale agli stimoli. Dopo essersi nascosto per un tempo, è protagonista assoluto nella ripresa, giocando in maniera intelligente: in parole povere, chiama e guadagna falli. Si smarca anche due volte per battere di testa ma la mette fuori. Due episodi divertenti: il primo quando nemmeno prova a contrastare di testa il difensore, e Mister e Presidente gridano in simultanea "almeno poteva fare finta". L'altro è mitico, quando mima la ruota all'arbitro. GOLIARDIA

MISTER LAFORGIA 7: in realtà non so il perchè di questo voto, le indicazioni sono quelle giuste. Forse, perso per perso, poteva provare a cambiare disposizione nel finale, giusto per vedere che succedeva. Suona la carica ed è il solito pozzo di saggezza: prova ad alzare il morale, raccomanda tranquillità facendoci notare che siamo solo all'inizio e poteva andare peggio. Troppo tardi, però, perchè la sete di sangue ha già portato Gianpasquale altrove. A casa di Sergio consiglia corse e allenamenti anzichè seghe tattico-mentali. FILOSOFO

P.s. Mezzo voto in più a tutti perchè è solo l'inizio e anche l'anno scorso partimmo con una sconfitta. Mena Wagnun Men

giovedì 22 ottobre 2009

PERONI TEAM 2009/2010: NUOVI TALENTI, VECCHI BIDONI

(Il Capitano e Sergio del Mean Machine hanno organizzato questa amichevole dall'8 marzo, allo stadio Braglia di Modena)

In attesa del nuovo blog (che arriverà compatibilmente con il tempo e i neuroni a mia disposizione), il Capitano-Player Manager-Segretario-Addetto Stampa e tra pochissimo nuovamente Pirata della Strada Elio è lieto di annunciare il ritorno della squadra del vostro cuore: Peroni Team di nuovo in campo. Un rientro in grande stile, con tanto di associazione sportiva e quindi nuove prospettive di truffe ed evasioni fiscali: a tal proposito chiediamo ai due consulenti Beppe e Luca se è possibile beneficiare dello scudo fiscale, facendo rientrare in Italia i capitali momentaneamente depositati a Torpigna.
Per l'inaugurazione della nuova stagione, amichevole di lusso organizzata al nuovo tempio del calcio spumeggiante: la sinagoga Atletico 2000, covo di rabbini (80 euri a squadra, l murt ca tnit) che sostituisce l'altrettanto Braccino Katanga e l'irraggiungibile Bombonera Ostiense (che risparmierà a Beppe l'organizzazione dell'ennesima trasferta). E quale miglior avversario dei gloriosi e amici Mean Machine per battezzare un team di alcolizzati (anche se quest'anno c'è un incremento di cannabinoidi nello spogliatoio)? Grande match, grandi emozioni, grandi distrazioni, ma per essere la prima va bene così: nemmeno una bomboletta d'ossigeno e nemmeno uno che finisce accanto alla povera Marta nell'Ortopedia della macelleria Vannini.
Il prepartita si contraddistingue per la proposta di Bomber Lattanzio, che chiede a Felice se può turnarsi con lui: si sa che è l'effetto sorpresa quello che sorprende gli avversari, ma pure noi,
E infatti resto incredulo quando la buttiamo dentro 2 volte nei primi 5 minuti: il neoacquisto Adriano (che quest'anno compete con Bobo per la palma del più anoressico della squadra) firma una doppietta a coronamento di una gran manovra collettiva. La mia incredulità è tale, che non mi rendo conto che il mio avversario diretto mi supera, mi salta, mi scavalca e talvolta ha pure il tempo di prendersi un caffè. E allora i neri avversari (che per fortuna hanno lasciato il Monaco nel film) raddrizzano le sorti.
Considerazioni tecnico-tattiche: bene il modulo iniziale, con Luca (Toda) ottimo come schermo davanti alla difesa, e Bobo Adriano e Gianpasquale a giostrare. Beppe pilastro in mezzo, Luca (Maradei) positivo a sinistra ed Elio imbarazzante a destra. Fortunatamente poi entra Bomber Lattanzio e mi sento un po' meno solo come peso per la squadra. Benino anche Vincenzo, che però eccede coi lanci lunghi,manco avessimo Bierhoff. Felice guardingo e un po' insicuro: colpa di sostanze psicoattive o della pallonata che Gianpasquale gli rifila gratuitamente nel riscaldamento?
Comunque sia, torniamo in vantaggio con un gran colpo di testa di Beppe, poi però c'è un calo di tutti: chi per i polmoni, chi per principi di cirrosi. La squadra comincia a buttare palloni senza senso, per fortuna che ancora ci sono le giocate individuali: Bobo Adriano e Gianpasquale reggono la baracca, mentre dietro la situazione è davvero critica: gol subiti tutti uguali, con gli avversari che ci tagliano da dietro, ancora scarsa intesa tra i difensori, ma ci rifaremo. Bomber svaria, corre, si sacrifica, lotta spesso in mezzo a due ma sbaglia un gol in contropiede che manco Guerrero dei tempi bui. Luca Tod si isola sulla fascia e da scompare dal vivo dell'azione. Non si sa come, teniamo botta e mentre ignoriamo che il tempo è scaduto, Gianpasquale corregge di testa un assist delizioso di Bobo. Pari, tutti a casa, anzi prima dall'esattoria Atletico 2000 che ci toglie pure gli spiccioli. Dalla prossima, però, non sarà più tollerata l'assenza di birra.

(Il patron Giovanni Peroni si è detto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, ma amareggiato per l'ingisustificabile astemia)


FELICE 6: ha sulla coscienza un solo gol, ma in generale non dà quella sicurezza a cui ci aveva abituati. Colpa del "pollice verde" (o marrone a seconda delle circostanze)? Vabbè, ma tanto lo conosciamo e crescerà, da migliorare l'intesa con i nuovi innesti difensivi. TIMORATO

ELIO 5: e sono pure buono! L'avversario ha praterie davanti, il Capitano soffre gli spazi enormi, forse azzecca un anticipo su 90 palloni che passano da quella parte. Poco a suo agio sulla fascia, almeno ha la decenza di non ridere, come invocano dalla panchina. Da quelle parti Alessandro è mancato come il pane. N.P. che non sta per non pervenuto ma non presentabile.

BEPPE 7: ottima la sua prova in mezzo: coriaceo, tosto, deciso. Di testa poi è insuperabile, come dimostra il bellissimo stacco del gol. Soffre solo un po' i contropiedi avversari, ma ieri il leader del reparto è stato senza dubbio lui. La società apprezza che risponda alle mail dopo circa 15 secondi dall'invio. RANOCCHIA

VINCENZO 6: la posizione la conoscevamo già, sicuramente più a suo agio come centrale che come terzino. Partecipa a un paio di disattenzioni col Capitano, esagera col lancio lungo: forse vuole che spostiamo Beppe davanti? RECIDIVO

LUCA CALABRIA 6,5: non ce ne voglia, non siamo razzisti ma è il modo migliore per identificarlo. Parte un po' nascosto a sinistra, col tempo guadagna metri, palloni e la stima della società. Gli osservatori avevano visto giusto nelle amichevoli pre estive. STANTUFFO

LUCA TODA 6,5: l'inizio è almeno da 7,5. Recupera palla che è un piacere, imposta, dialoga coi compagni: mi sa che sarà lui a giocare davanti alla difesa. Col passare del tempo si spegne clamorosamente, esce dal gioco e non crea pericoli. E da quel momento Candela voilà DOPPIO PASSO ma dove va.

BOBO 6,5: anche lui alla ricerca della forma migliore, almeno la maglietta di ieri lo fa sembrare finalmente due etti di più. In avvio si nasconde e non trova la posizione. Nel momento più buio prende in mano le redini e firma gol assist e grandi giocate non sempre capitalizzate. Finisce in evidente apnea. RIVAS

GIANPASQUALE 6,5: sono bastati 5 minuti per farlo diventare il bersaglio stagionale del sarcasmo da 4 soldi del Capitano. Altri 5 per diventare oggetto delle gasteme di Felice. Passa i primi 20 minuti a imprecare contro sè stesso, sfiora la crisi esistenziale (come faccio a stare così male a 23 anni?) ma quando rientra è un altro: tiri, corsa, copertura, ricerca di scambi. Firma il gol del definitivo pari, dopo un'altra bellissima marcatura. Per come si è rialzato sembrava LAZZARO

ADRIANO 7,5: valore aggiunto dei suoi. Due reti in 5 minuti, pericolo costante, vari assist da manuale per Bomber e si sacrifica talvolta in copertura. Mezzo voto in meno perchè da metà partita in poi eccede sempre nel preziosismo di troppo. Ci gioco insieme da anni ma ancora mi chiedo come faccia a rendere nonostante il doping al contrario cui si sottopone. CONDOTTIERO

BOMBER 5,5: come al solito, contende al Capitano il titolo di peggiore, ma almeno lotta, si fa vedere, prende stampate a ripetizione e si smarca. Certo se poi segnasse sarebbe ancora più bello. Scandaloso per un cannoniere del suo calibro sbagliare un gol solo davanti al portiere: ma dopo una volata di metà campo, il braccio sinistro (spesso a dura prova) ha dato strani segnali. GODOT

MISTER LAFORGIA 9: wagnun questa si chiama mentalità. Risponde "presente" dal Chiapas, o non so da dove cazzo stava. Noi lo aspettiamo a braccia aperte. Oltre al talento porterà quel sovraccarico di goliardia che non fa mai male. SUBCOMANDANTE NARCOS

giovedì 18 giugno 2009

DEMOLITI: PERONI STRATOSFERICO, VERZA A PICCO


Gli ecomostri vanno demoliti. Lo sanno persino quegli ignoranti dei baresi. 2 aprile, 23 aprile, 24 aprile 2006. Punta Perotti va giù. Ma ieri è stato aggiunto un altro tassello. A noi non piacciono le verdure verdi. Preferiamo i frutti di mare crudi, o se volete i panzerotti, o le brasciole. Alimenti degnamente accompagnati da una bevanda ghiacciata. Non una qualsiasi, ma la regina delle bionde. A volte però accade che questi ortaggi alzino la cresta. Si illudono persino di poter competere con i più coriacei rivali. Immaginate una lotta tra una pianta molliccia e una bottiglia da 3/4? Impensabile, ovviamente. Così i verdani pensano bene di spuntare le armi agli avversari, di rompere il collo della bottiglia. E gloriarsi per giorni e giorni di una lotta falsata. Tanto i bambini siamo noi. Ma si sa, dietro la tastiera, tutti leoni. Poi arriva il gran giorno, quello del campo. Quello degli uomini. Finalmente quelle malelingue dei peroniani possono essere messi a tacere. Sul rettangolo verde, visto che sui vari blog pare difficile.
E che succede invece? Gli agnellini si sciolgono. Bocche silenti, gambe frullate, cervelli esangui. I verzici sono totalmente soverchiati dal dominio tecnico, tattico e addirittura atletico dei peroniani. E allora le lame rimangono nei calzini. Milluzzi e soci guardano increduli Domenico, Bobo, Daniele, Giovanni che sfrecciano da tutte le parti. E vengono ripetutamente puniti da Bomber Lattanzio, che la butta dentro in tutti i modi, con apoteosi del gol al volo, stupendo, seguito da testuali parole: "Mannagg a mè, u vlev pgghià n bacc". Nemmeno le distrazioni di Felice, capace di lasciare i guanti a casa (e dico io,una cosa si deve ricordare il portiere), riescono a risollevare gli spocchiosi rivali. Anzi, l'illusione ce l'hanno quando il Campos delle gravine si lascia sfuggire una palla insaponata e l'ottimo Boris (che gol gli stava riuscendo in rovesciata) sigla la tripletta del momentaneo 3-3. Palla al centro, Domenico, che stava facendo il centrale dietro, suona la carica: "Avanzo io". Detto fatto. Tre avversari saltati come birilli, palla a Daniele e nuovo vantaggio. Daniele, che partita anche per lui. Una furia instancabile, primi 2 gol della serata e un pericolo costante. La sterile cronaca del match mi sembra inutile, non c'è molto da dire su una partita giocata in una metà campo sola. Sembrava di stare a fare porta romana sul terrazzo di Bomber con Barman in porta. Finirà 10-4, con poker per Bomber e Daniele, una rete a testa per Bobo e Domenico. E la festa sulla panchina del Peroni può cominciare, per la gioia del numeroso pubblico accorso (perchè oltre a essere i più forti siamo pure simpatici e riusciamo a trascinare pure le ragazze a Katanga). Intorno a mezzanotte, quando Katanga è tornato dal funerale (risparmiandoci lo spegnimento dei lampioni a pallonate), la demolizione è ormai completata. Ma siccome siamo solo dei poppanti, registriamo che il saluto finale in campo ce lo vengono a dare solo Milluzzi, Barman e Paolo Ita. Ahia, come brucia là dietro.

(nella foto, la posizione assunta dal Verza in campo)


Felice 5: il voto parte dalla dimenticanza dei guanti, che preannuncia una serata costellata di errori che riportano alla mente i tempi bui dell'Assessore. Anche quando simula la gran parata, in realtà è un tiro centrale e quella è tutta scena. DISTRATTO

ELIO 5: un paio di chiusure non possono salvare una prestazione disastrosa, sia in fase di impostazione, sia in fase di spinta (quale?), sia in fase di interdizione. Le ultime partite in crescente calo spingono la dirigenza a candidarlo per il dopo-Laforgia. Chiude facendosi pure male a una mano. DA BENEDIRE

VINCENZO 7: ottima posizione, tempi da centrale consumato. Sembra giusto un po' in debito d'ossigeno, ma senti da che pulpito viene la predica. Prova anche qualche sortita in avanti, ad un certo punto partecipa alla confusione sui ruoli che lo aveva portato avanzato con Domenico arretrato. STELLINI

GIOVANNI 7,5: Joe ormai è una certezza consolidata per questi colori. Provvidenziale quando salva sul 4-3 in spaccata, sempre pulito negli anticipi ed elegante nelle ripartenze. Si conferma leader in difesa quando incita a mantenere alta la concentrazione, travolgemte una discesa sulla fascia con gol se non erro di Daniele. KAMATA

DOMENICO 9: è vero, perde subito il trono dei cannonieri. Ma quanto è importante? Copre, imposta, tira. Si sacrifica nuovamente come centrale, poi quando cambia posizione è sempre determinante. Continua a correre e chiudere quando ormai la partita è un'esibizione senza pretese. Infatti uno del Verza (mi sa Milluzzi) gli chiede: ma come fai? JOLLY

BOBO 7,5: ancora una volta gli manca lo spunto decisivo, come quelli che lo resero leader nella prima parte di stagione. Stavolta lo si vede di più in copertura, mentre avanti si ricorda l'assist per il gol al volo di Bomber e un paio di palle al bacio. una rete personale. Potrebbe fare di più, sembra ormai in fase calante. PIRLO

DANIELE 9: che prestazione! Sembra tarantolato, dalla metà campo in su non lo prendono mai. Ha il merito enorme dei due gol che sbloccano il match e poi di quello del 4-3 che scaccia i fantasmi. Si sente in forma e chiama palla sempre. Già ottima l'intesa coi compagni, nel finale ricambia a Bomber gli assist iniziali. Meno bene nel tentativo di abbordaggio delle tipe al semaforo di Torpignattara dove già Alex ci aveva provato. INDIAVOLATO

BOMBER 8,5: gli togliamo ciò che gli era stato dato in più la scorsa volta. Gol d'autore, tocco sotto prima e siluro al volo poi, anche se poi si è scoperto che non era stata mirata la rete...Questa volta non provano a buttarlo al Pronto Soccorso, e lui con insperata maturità non cerca nemmeno una rissa. Deluso chi si aspettava il ring. IMPLACABILE

mercoledì 17 giugno 2009

SALE IL TERMOMETRO NELLA BOLGIA KATANGA: CONVOCAZIONI PER 'LA' PARTITA

(un'immagine dal ritiro pre-Verza. Sulla destra si nota nitidamente Bomber)

Giovedì 14 maggio 2009. Il Bari è in serie A da meno di una settimana. Dallo stesso giorno il Capitano è legalmente un criminale. Ma non può mancare alla Katanga Arena, dove i suoi ragazzi sfidano il Verza. La squadra organizza un'accoglienza da lacrime. Poi il match, la sofferenza, la gioia del vantaggio, il rigore, la rabbia. E poi gli sfottò che diventano insulti, parole parole parole, soltanto parole. Comprese quelle del mister, saggio ed esemplare come sempre. E ci scriveva dalla selva di Boquete, mica da Ariccia. Ora quella è acqua passata. Stasera si resetta tutto. Si riparte dallo zero a zero. Appuntamento ore 22 - Katanga Arena. I convocati per LA partita: Felice, Giovanni, Vincenzo, Elio, Daniele, Bobo, Domenico, Bomber Bibi. Wagnun u sang all'ecch. Per presenti e assenti (Alessandro e Mister Laforgia su tutti).

venerdì 12 giugno 2009

COI PEPPER UNA VITTORIA E UNA SCONFITTA, E ORA E' AMARA AL VELENO


(nella foto il posto in cui abbiamo buttato la vittoria del torneo)

Si può vincere e perdere contro la stessa squadra giocando una sola volta? Eppure il Peroni Team è capace di questo e altro. Contro i Pepper si consuma un'anomalia tutta nostra. E tutta per colpa nostra, aggiungerei. Loro ci hanno aspettato, hanno accettato il rinvio, hanno aspettato ancora, si sono fatti risentire e noi niente. E pensare che tra di noi c'è chi sta astemio adesso e non può invocare come scusa Bacco. A sto punto sarebbe stato complicato forse trovare una data utile, comunque sia è andata così e ci becchiamo zero punti. Anzi no, tre, perchè comunque sul campo abbiamo vinto, nonstante una prestazione tutt'altro che memorabile.
Due volti nuovi ieri sera, l'elastico Daniele e il pazzo Donato. Assente Alessandro (da Rieti ok, ma non gli si può obiettivamente chiedere di venire da Bari), assente Alex (stranamente a lavoro), assente soprattutto l'unico uomo capace di darci una logica, ma ora sta cercando di capire che dicono i pescatori a Panama e beato a lui! Rientrano dopo lunga sosta sia Capitano che Bomber, che mostrano non a caso una forma fisica da circolo bocciofilo. Pronti, via e i Pepper passano. Difesa peroniana evidentemente imbarazzata da uno schieramento a 2 davvero improponibile. I nostri si buttano avanti a testa bassa, e Domenico pareggia su ribattuta del portiere. Ma manca totalmente l'equilibrio, sia tattico che mentale, e così subiamo altri 2 gol in contropiede. Situazione critica, squadra allo sbando che Bobo cerca di prendere per mano, mentre Domenico si sposta nell'inusuale ruolo di centrale. Fortuna che il Julio Cesar di Portonaccio, dopo aver preso una mezza dozzina di palloni, lisci sul più bello su azione d'angolo: Donato è rapace nel farsi colpire dal pallone e dimezza lo svantaggio. Adesso la squadra è almeno viva, Bobo continua a dispensare gioco e assist, ma quando arriva al tiro la palla arriva sempre tra Largo Preneste e Piazza Malatesta. Ma su una delle sue intuizioni TurboDaniele finalmente la butta dentro, dopo essersi inserito più o meno 500 volte e aver tirato sempre addosso al portiere. Cambia l'inerzia della partita, ma ci vuole un rimpallo di gialappiana memoria per regalare a Bobo il sorpasso. Finita? Se, iè bell. Anzi, sarebbe bello, visto che ci chiudiamo vigliaccamente e non sfruttiamo manco il contropiede. E allora un tiro beffardo dalla trequarti passa tra una selva di gambe ingannando Felice. Ora i giocatori della partita successiva incalzano invocando il fischio finale, ma li respingiamo alla meno peggio. Il clima si incattivisce progressivamente, Bobo subisce i soliti 150-200 falli, Domenico all'ennesima ginocchiata nella schiena minaccia l'avversario. "Ti spezzo il ginocchio, ti spezzo il ginocchio", continua a gridare palla al piede senza fermarsi. E quando subisce fallo a metà campo, Bomber Lattanzio arriva dal nulla a cercare la rissa senza motivo, visto che la punizione era già stata data...poi forse pensa bene di risparmiarsi per la settimana prossima e si piazza sul secondo palo. La distanza è notevole, Domenico prende la rincorsa e a sorpresa serve proprio Bibi, che da fermo e di spalle alla porta la piazza sul palo. Attimi di terrore, poi la sfera si insacca sull'altro montante, facendo esplodere di gioia la new entry tra le wags peroniane, Daniela e di Donato che in quel momento siedeva in panchina. Manca ancora una manciata di minuti, ma i Pepper inspiegabilmente si affidano ai lanci del portiere, che ovviamene non ne azzecca uno. E quando Katanga arriva in bicicletta a chiamare il campo, possiamo finalmente rifiatare. Alla fine però una cazzo di birra poteva pure offrirla, 50 euro e un pallone che sembra un supersantos maculato. "Offri la birra, Katanga offri la birra", intona Bomber mentre imbocchiamo la strada d'uscita, ma lui risponde solo con un sorriso. Mocca al braccino.
(l'intervento promesso fa Domenico)

FELICE 7: non pare ma è decisivo anche stavolta. Forse galvanizzato dalla presenza della sua donzella, un'uscita bassa con intervento di piede è da manuale del portiere. Una parata di spessore all'angolino sul 4-3, poi è tutt'altro che esente da colpe sul pari. Buon per lui che non sia decisivo. WAG

DANIELE 7: media tra attacco e difesa. Quando spinge è una furia, infatti realizza una rete, ne sbaglia almeno 3-4 nitide, ma si fa trovare sempre pronto negli inserimenti. In difesa parte disastroso, lasciando scoperto e procurando il rigore, poi si riprende ma non tiene sempre la posizione. CAVALLO PAZZO

ELIO 6: condizione pietosa, poco a suo agio nella iniziale veste di terzino sinistro, si riprende un po col tempo e col cambio di ruolo, ma nel finale rischia di rovinare tutto improvvisandosi dribblomane davanti all'area. In un paio di occasioni imbecca compagni liberi che sprecano. Da un astemio ci si aspetterebbe ben altro. ASSETATO

GIOVANNI 7: è ancora lui il migliore dietro, trasmette grinta e voglia di vincere. Mezzo voto in meno, però, perchè insiste ostinatamente nei lanci lunghi ricordando il Materazzi pre e post mondiale. Sfiora anche il gol. MATRIX

DOMENICO 7: meno brillante del solito a centrocampo, ma quando si sposta in difesa apporta sicurezza e pure centimetri (nello stacco eh). Cede la cabina di regia a Bobo ma ha il merito dell'1-1 e dell'assist finale. Siparietto con un avversario che lo disturba sistematicamente nei contrasti di testa. Minaccia spezzamenti di gambe in corsa. BRUCE LEE

BOBO 7,5: è lui stavolta l'anima della ciurma, orchestra la manovra e si carica la squadra sulle esili spalle, sopperendo così alla staticità offensiva. Il portiere gli nega un gol meritatissimo all'incrocio, lui si rifà con un gollonzo su rimpallo con tunnel. Inammissibile comunque che sbagli tutti quei tiri, deve ritornare alle vecchie scarpe quanto prima. GUIDA

DONATO 6: riesce nell'impresa di essere più macchinoso del suo compagno di reparto, tuttavia segna il gol che riapre il match. L'esultanza che ne segue farebbe invidia a quella di Tardelli nella finale mondiale dell'82. Nel finale vede il palone passargli davanti in evidente debito d'ossigeno. L'arrivo in bicicletta era solo illusione che fosse in forma. INZAGHI

BOMBER BIBI 8: essì, stavolta si merita la palma di migliore visto che decide la partita in un momento in cui sembrava davvero impossibile. E lo fa da fermo, visto che la caviglia convalescente non gli permette di fare quel gran movimento che di solito lo contraddistingue. Cerca inutilmente la rissa, sta tornando il giocatore bellicoso che tutta la Fica ha ammirato. MATCH WINNER