giovedì 26 novembre 2009

1-8 CONTO I CELTIC, PECCATO ERAVAMO VICINI

(Gli strani movimenti tra Capitano e Mister per un posto in campo)

"Secondo me solo su autogol potete segnare". Parole sante di Mister Laforgia Senior, ieri ospite speciale presso l'impianto chiuso durante il Ventennio per le note leggi razziali. Uno spirito di osservazione acuto, affinato da anni di esperienza, ma prontamente smentito dall'eurogol di Gianpasquale che riapre i giochi. Purtroppo per noi però un pizzico di sfortuna ci ha impedito di completare la rimonta che sarebbe stata più che legittima.
A scherzare col padre di Mister Spugna c'erano Capitano e Bomber, che non hanno smesso per un minuto di incitare i loro compagni con frasi tipo: "Dall wagnun, che solo 7 gliene dobbiamo fare" oppure "Vabbè gli abbiamo dato 7 gol di vantaggio mo cominciamo a giocare".
E' questo lo spirito del Peroni Team, anche quando la vittoria sfugge per un soffio e la striscia positiva si ferma a quota 2 partite (per un altro tipo di positività è lecito pensare che la striscia si allungherà fino a fine campionato).
I 7 gol non arriveranno, un po' per la bravura del portiere, un po' per l'infortunio a Felice, un po' perchè una volta tanto che c'è una rappresentanza della curva, Antonella e Angelina si presentano con le Ceres: sono queste le chiavi di lettura principali per l'inattesa sconfitta, e mo i tirapiedi cominceranno a dire che la difesa non tiene, che l'attacco non segna, che il centrocampo non crea. Tutte chiacchiere da bar, perchè non è che le altre volte era diverso!
Ormai è però evidente dov'è il problema: la carenza di birra in corpo sottrae al gioco quell'effervesenza e quell'imprevidibilità che ci avevano resi noti fin sotto il cupolone...e stavolta non c'era nemmeno il talismano in panca.
Così finisce che il momento più elettrizzante è il prepartita: il rientro di Specchio fa sentire puzza di panchina al Capitano, che esaurisce la scorta di giocate nel riscaldamento per impressionare il Mister. Addirittura riesco anche a fare un tiro che finisce a meno di 5 metri dai pali, ma è il dribbling (riuscito) su Bobo che lascia di stucco Mr Libidine e lo convince a schierarmi titolare.
Il Dottor Gianpasquale si lascia invece andare a dichiarazioni pesanti, promettendo una prestazione da 8: nonostante il capolavoro balistico che frutterà il gol della bandiera, meglio lasciar sorvolare sul resto.
Bomber tira da tutte le posizioni, visto che durante la partita la porta la vedrà solo durante il riconoscimento dell'arbitro. Adriano e Beppe invece si inventano uno scambio multiplo piede-testa-piede-testa-pieda-testa tutto di prima, lontano dagli occhi del ct che risparmia così le battute sull'inutilità dell'allenamento.
La formazione iniziale vede Capitano Beppe e Specchio davanti a Felice: si rivelerà una muraglia ben poco inespugnabile, al massimo da 3000 siepi. Gianpasquale prende il posto di Toda a centrocampo al fianco di Adriano, mentre Bobo affianca Bomber: una mossa sagace del Mister perchè nonostante la visibilità limitata della Talpa almeno il colore inconfondibile di Bomber dovrebbe agevolarlo.
Inutile dire che prendiamo 2 gol subito (nonostante il Mister inspiegabilmente sia convinto che sia solo uno), ma questi tirano delle sassate e nemmeno aggrappandoci tipo koala riusciamo a farli andare a terra: sulla seconda rete Gianpasquale scalcia ripetutamente l'avversario che però non solo rimane in piede ma scarica una bordata alle spalle dell'incolpevole seppur malconcio Felice.
Doppio cambio, dentro Giovanni e Luca per Capitano e Beppe ma la sostanza non cambia e il primo tempo finisce con un consolatorio 5-0: forse ce la facciamo a raggiungere la doppia cifra.
In avvio di ripresa le cose rimangono inalterate e nemmeno l'innesto a centrocampo del Capitano serve a dare più equilibrio. Ci vuole l'ingresso di Mister Laforgia per dare la scossa, che equivale nel nostro caso a non prendere gol.
Poi si fa male Felice e Beppe arretra tra i pali: il Celtic decide di non farci male e ne fa al massimo un paio. Poi, dal nulla più assoluto Gianpasquale estrae dal cilindro un gol strepitoso a incrociare con palla sotto il sette: il pubblico rimane freddino, a differenza delle supporter ultra vajasse del Celtic, un incrocio tra le ospiti in studio di Alda D'Eusanio, Massimo Marino e Alessandra Mussolini.
Il match si chiude con Luca che per la seconda volta in due settimane infila Beppe nella porta sbagliata: ergo, se Beppe giocasse in porta con gli avversari Luca lotterebbe per il titolo di cannoniere. Nemmeno il forcing attuato da solo da Mister Laforgia serve ad attenuare una scoppola che però rimane in linea con quelle subite dalle altre squadre del girone contro questa armata bionica.
E alla fine il campo nomadi Peroni 900 deve scappare in segreteria per regolarizzare un altro clandestino, stavolta Specchio. Si dice che la giunta Alemanno, informata dai servizi segreti dell'Atletico 2000, abbia individuato il prossimo sgombero dopo l'Horus: la sede sociale di Casilina 362. Angelina non aprire a nessuno!

Per decenza, stavolta niente voti ma solo commenti.

(Il rimedio che la società consiglia a Felice)

FELICE: ernie, infiltrazioni, stress, stalking. Non conosce fine l'Odissea sventurata del Gatto della Gravina. Stavolta contiamo addirittura 3 new entry: le gasteme di Gianpasquale che inspiegabilmente lo incolpa di chissà cosa, l'infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare e dulcis in fundo il documento lasciato lì. Ma una visitina a Lourdes o almeno a San Giovanni Rotondo, no? ACCENDITI UN CERO

CAPITAN ELIO: com'è bravo nel riscaldamento, o mio Dio quanto è in forma il Capitano. Mister Laforgia non crede ai suoi occhi, e farebbe meglio a non crederci fino in fondo facendolo partire in campo. La 5 euro allungata a fine partita fuga ogni dubbio in proposito. RACCOMANDATO

BEPPE: anche lui abbattuto dalla furia iniziale celtica, col cambio paga più del dovuto l'inizio arrembante degli avversari. Inserito per disperazione su una punizione offensiva, si sacrifica nuovamente in porta all'occorrenza. Ma Luca non perdona e lo trafigge. Data la reazione da Sergio dopo la sconfitta al Tardini, mi sa che è PERSEGUITATO DAL PARMA

LUCA: stavolta anche lui naufraga nel marasma generale. Nel prepartita insiste nel portarsi appresso il Capitano per la corsa, non capendo le difficoltà cardiorespiratorie di Elio. Prova a dare un sussulto ai suoi trovando la via della rete con un tocco rapace in area di rigore: se consideriamo la nostra porta, il vero Bomber è lui. COBRA

SPECCHIO: era la nostra ultima speranza per avere un po' di corsa: la corsa c'è, la lucidità sembra rimasta a Katanga. Spinge senza sosta e senza senso, ma i nuovi non lo conoscono e si vede. Nel post-partita mette fine alla sua condizione di abusivo. PODISTA

GIOVANNI: parte in panca, entra subito ma anche lui che deve fare? Spesso gli riesce la diagonale ma tanto loro scendono in 16 ed è un terno al lotto capire ogni volta chi marcare. In macchina prometteva spezzamenti di gambe, ma alle parole non seguono fatti. Anche lui TRAVOLTO

GIANPASQUALE: mo che si è laureato pensa che lo dobbiamo prendere sul serio. Promette mari e monti, in campo però si vede solo nervosismo e imprecisione. A nulla serve il gol di giornata. Forse pensava che bastasse una tesi su Madoff per imbrogliarci. TRUFFALDINO

ADRIANO: ha finalmente capito come beffare i controlli ferrei della società: era l'iridina la soluzione! In campo però rimpiangiamo i momenti in cui era strafatto, almeno era più fantasioso. Brancola nel buio finchè trova l'assist per Gianpasquale. Fin troppo LUCIDO

BOBO: anche lui gioca a nascondino, anche se pressa generosamente su tutto il fronte d'attacco. Ovviamente deve alzare bandiera bianca davanti allo strapotere fisico del Celtic, contro cui si schianta di continuo. Gli scarsi palloni giunti nella sua zona non ci permettono di capire se stavolta ci veda. EVANESCENTE

PLAYER LAFORGIA: almeno lui ha le palle di mettersi a giocare sullo 0-6. Cerca di dare un po' di fosforo alla manovra, un po' perchè è leader, un po' perchè sta il padre e sai che figura di merda altrimenti. Imbecca Bomber con un pregevole assist che scivola sul fondo. Più che libidinoso direi VOGLIOSO

BOMBER LATTANZIO: stavolta riesce a parlare di meno, ma questo non gli evita le rimostranze dei compagni. Certo, anche lui va sempre a pestare i piedi ai centrocampisti (provocando le reazioni smodate di Gianpasquale), quando potrebbe provare ad aprire spazi. Ormai è chiaro a tutti che sta diventando il CAPRO ESPIATORIO

MISTER LAFORGIA: vabbè, non c'è molto da dire. Poteva anche cambiare 8 squadre e 12 moduli, ma quando hai davanti gli animali più che incitare non puoi. Almeno non perde il senso dell'humour, nonostante le incomprensioni del weekend sulla vicenda-stadio. L'unica cosa è che si fa abbindolare dal prepartita, affidandosi alla vecchia guardia e per queto è un po' NOSTALGICO

1 commento:

  1. Un Luca alla Zaccardo dei mondiali insomma. Ed Elio che non è buono a nulla, di questi tempi pure io gli soffierei il posto

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