giovedì 5 novembre 2009

POLVERI BAGNATE, SCONFITTA INGIUSTA

(Nella foto, Peroni Team all'attacco)

"Un phon per il mister". Un coach Laforgia molto poco libidinoso non ha manco le forze per farci la cacchiola dopo una partita letteralmente buttata nel cesso, tanto per usare una perifrasi aulica. Anzi, il tecnico più giovane della Lega (più vicino a Guardiola per età ma a Ventura per goduria) annuncia una minicontestazione solo nei confronti del Capitano, reo di un'errore marchiano sul primo gol avversario.
Certo il nubifragio non ha aiutato una squadra che da centrocampo in su fa della tecnica la sua arma in più. E invece eccoci qua a parlare della seconda sconfitta stagionale. Stavolta il gioco c'è, facilitato dall'ultima alchimia tattica dell'Antonio Conte dello Stretto di Panama: il torello prepartita. Mamma mia come siamo forti senza avversari, schemi riusciti alla perfezione, uno-due e tiri che non si vedranno mai per tutti i 60 minuti regolamentari.
Naturalmente il diluvio comincia poco prima del calcio d'inizio. Pronti-via e siamo subito padroni del campo, beneficiando del cambio tattico con difesa a 3 e quindi maggior spinta in fase propositiva. Il pacchetto difesa + Luca Tod a centrocampo blinda l'attacco avversario, e un Bobo finalmente in giornata prova la soluzione personale da tutte le posizioni, rimediando però solo una gran traversa di destro. Ma il risultato non si schioda e il primo tempo scivola via a porte inviolate.
Nella ripresa il patatrac: prima il Capitano tenta un'improbabile anticipo a centrocampo, improbabile non tanto per l'anticipo quanto per l'approssimazione dell'intervento; tiro da fuori e 0-1. Passano pochi minuti e una palla insaponata si infila sotto le gambe di Felice: se fossimo di Bari useremmo la sottile espressione abusata da Cassano "Non si facenn com a mamt acchiut l gamb". Ma è il primo errore di Felice in campionato, su quel terreno di gioco ci sta.
Il problema è che scoppiamo mentalmente, e la palla non ne vuole sapere di entrare, sbatte sugli avversari, sul portiere, sui pali, sull'esosfera, sulla nostra testardaggine: insomma ovunque tranne che dove dovrebbe sbattere. Finchè Adriano trova lo spunto giusto al limite e batte il portiere con tiro basso: vuoi vedere che dopo 45 minuti e 2 gol presi così abbiamo capito che su questo campo paga più il tiro rasoterra?
Non facciamo in tempo a bullarci per questa sagace scoperta,che un Joe fino a quel momento quasi impeccabile fa la cosa più peccaminosa possibile: stoppa la palla all'avversario, porgendogli sul vassoio il comodo tiro del 3-1.
Nemmeno l'assalto finale, con Special One Laforgia che imitando Mourinho butta in campo tutte le bocche da fuoco, serve almeno a rendere meno amaro il risultato. Al triplice fischio la maggiore preoccupazione di tutti è: ma il Mister sarà riuscito a tenere i documenti all'asciutto?

(Un intervento di Felice)

FELICE 6: è vero, quell'errore ha pesato soprattutto sulla testa dei suoi. Ma nel primo tempo salva il risultato un paio di volte, e nel finale con un balzo felino evita il tracollo dell'1-4. Troppo silenzioso, dovrebbe comandare la difesa con autorità ma sembra preso dall'apocundrìa. MALINCONICO

ELIO 5,5: ovviamente da Capitano mi devo prendere la responsabilità dell'anticipo sbagliato, anzi mancato, nell'azione del primo gol. Fino ad allora, una partita molto positiva, migliora l'intesa con difesa e centrocampo. Punito oltremodo dal mister per un singolo episodio, secondo tempo in panchina a convincere Bomber a non scappare a casa. Chiama un cartellino avversario che arriva. URP

VINCENZO 6: con il Capitano divide i rimbrotti del Mister per i tentativi di anticipo a centrocampo. Ma non condivide il dispiacere di essere protagonista in negativo, quindi raggiunge la sufficienza. Dispiace che stavolta che poteva essere giustificato dalla superficie scivolosa non accoppi nessuno. DISCIPLINATO

BEPPE 6,5: non sbaglia, e su questo campo può già essere considerato abbastanza. Servivano persone con le palle e lui gentilmente offre le sue per la causa Peroni. Potrebbe far male su corner a fine primo tempo, ma l'unico che rischia di farsi male è lui, travolto dall'aggraziato movimento di Bibi. ROCCIA

LUCA CAL 6,5: quanto entra al centro comincia a togliere palla in tutti i modi, di testa, di piede, di coscia, di ginocchio. Poi tenta una sortita offensiva che gli toglie gli ultimi residui di ossigeno, infatti chiede il cambio. Rientra a destra per dare spinta e partecipa attivamente all'inutile assalto finale. GUERRIERO

GIOVANNI 6: ecco uno che condivide con me un errore. Però il suo primo tempo rasenta la perfezione, non sbaglia una palla nè in appoggio nè in chiusura. Spaesato dallo spostamento a centrocampo di inizio ripresa, comincia a naufragare (ahah che gran battuta) fino a diventare assistman al contrario. SFIBRATO

LUCA TOD 7: uomo partita skyfo. Anima e core, si prodiga nel doppio compito di doppia cerniera: tra difesa e centrocampo e tra centrocampo e attacco. Nonostante l'acqua, uno dei pochi che controlla sempre la sfera. L'arbitro lo prende ingiustamente di mira ma lui non perde la calma: infatti scatta a ridere con la panchina sul tentativo da centrocampo di Bomber. DONATI

GIANPASQUALE 5,5: dov'è finito il pitbull che aveva fatto tremare tutta via dell'aeroporto di Centocelle? Dov'è il mastino che morde le caviglie degli avversari e le coscienze dei compagni? Forse tormentato dal pensiero del costo delle birre per la sua festa di laurea, gioca a nascondino: poco propositivo, poco incisivo. Mezzo voto in meno perchè insinua che la società arraffi soldi per pagarsi le trasferte: magari costavano 10 euro! CALUNNIATORE

BOBO 6,5: primo tempo da autentico leader, gioca una quantità indicibile di palloni ed è sempre insidioso in zona tiro. Traversa che trema dopo un gran destro, altre volte fuori di un niente. Cala in maniera spropositata nella ripresa, più che altro sembra scazzato o depresso. Senza lenti, si gira ripetutamente dal lato sbagliato quando lo chiamano. UOMO TALPA

ADRIANO 6,5: nel primo tempo non si capisce dove gioca: non lo capisce lui, non lo capiscono i compagni, sarebbe utile sapere se almeno il Mister ne sia venuto a capo. Cambia nella ripresa, anche se non da l'idea di essere nel vivo dell'azione: è lui però a trovare il gol dell'illusione e a guidare l'arrembaggio nelle trame più pericolose. Spettacolare una rovesciata che per poco non si trasforma in assist. GENIO E SREGOLATEZZA

BOMBER LATTANZIO 6: non gli arriva veramente un pallone giocabile che sia uno. Dovrebbe partire da più dietro, ma l'unica volta che lo fa tenta il gol alla Mascara (o alla Domenico se ricordate cosa segnò alla Bombonera Ostiense l'anno scorso): ovviamente la prima reazione della panchina è il solito eccesso di ilarità. Nel secondo tempo dà l'esempio, andando a pressare mentre i compagni-fighetti (il copyright è suo) controllano se gli scarpini stanno ancora bene. LOTTATORE

MISTER LAFORGIA 6,5: ha il merito, l'umiltà e la libidine di cambiare tattica. Col nuovo schema siamo padroni del campo, ma forse stavolta non gestisce con molta lucidità i cambi. Come dice saggiamente Bomber nel dopopartita (ed è il primo a mettersi in discussione), se la squadra gioca bene bisogna cambiare il meno possibile, e pazienza se qualcuno gioca 2 minuti in meno. Tuttavia se noi non capitalizziamo che colpa ne ha lui? Stoico nel tenere all'asciutto i documenti. Protagonista assolutamente goliardico a Genova, tra un amaro da passeggio e un cicchetto di Vermentino trova il tempo per improvvisarsi lanciatore di cori in Piazza delle Erbe. Doppia libidine e quindi JERRY CALA'

1 commento:

  1. Pagelle sempre piú puntuali e spassose,
    ancora piú indispensabile leggerle e allietarsi lo spirito dopo una sconfitta del genere..
    Con "Bobo talpa" mi sto ancora schattando (con l'acca capitá!),(sganasciando dalle risate, per gli estranei alla terra di Bari.)

    -Dalle dichiarazioni di mister Libido in conferenza stampa: al di lá del risultato, che è bugiardo, mi pare si sia vista una squadra in netta crescita, padrona del campo e sicura nel giocare la palla, almeno fino al rocambolesco uno due degli avversari. Rimane un problema nella fase d'attacco, specie negli ultimi 15 metri, che raramente superiamo. Temo la societá mi abbia frainteso, quando chiesi espressamente "un bomber di peso". Aspettiamo il rientro del nostro fludificante ed un rinforzo di qualitá dall'America centrale, per poter esprimere appieno il nostro calcio.. Ai quei pochi e scostumati tifosi che ieri hanno fischiato la squadra dico: vi siete abituati bene con lo champagne del Katanga, e ora che vi dovete bere un po'di pioggia tossica di Centocelle fate i difficili. Questo é un messaggio che lancio, chi vuol capire capisca, cui aggiungo l'auspicio di rivedere sugli spalti fin dalla prossima i veri sostenitori del Peroni Team, come Antonellaultrá e Sergioaccendilfumogeno.


    Con il mignolo alzato,
    Avanti Peroni!

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