venerdì 15 maggio 2009

LO STILE NON SI COMPRA AL MERCATO COME CERTA VERDURA

(Il Peroni Team poco prima della ricreazione)

Nuova battuta d'arresto per la capolista, che nonostante l'orgoglio non può nulla all'inferiorità numerica contro il Real Verza. Nient'altro da aggiungere su quello che sta succedendo in queste ore, purtroppo siamo dei bambini, come stanno dimostrando i miei pargoli (ops, compagni) intervenendo sui vari forum in maniera anonima. E non potendomela prendere con Barreto, con mister Conte, con il ranger e con Lino Banfi, assenti ieri e quindi padroni di pensarla come vogliono, non posso spiegare il mio punto di vista a nessuno. So che sembrerà infantile (ops, scusate mentre scrivo mi è caduta una goccia di latte dalle labbra), però io personalmente quando mando qualcuno all'ospedale porgo le mie scuse. Ma sono cose che si fanno alla squola (ops, scuola, brutta cosa essere baresi, oltre che rancorosi pure ignoranti) media.
Il tutto ovviamente prescinde dal risultato del campo, che è scritto là e verrà tramandato negli annali del torneo Fica. Il rettangolo verde ha espresso il suo verdetto, la verità è che col Verza ne abbiamo perse due e non ci sono cazzi, sono la nostra bestia nera. Nei sessanta minuti di ieri si sono giocate due partite. Alla vigilia della prima, atmosfera da brividi alla Katanga Arena, dove i peronisti organizzano una grande coreografia con fumogeni e cori, dedicandoli al capitano, assente forzato per alito fortemente vinoso. Emozione, e qualche lacrima dovuta però più al fumo che alla commozione, per Elio, che consegna la fascia a Bobo. E si piazza in panchina vestito come un venditore di borghetti allo stadio. Dietro di lui, campeggia una foto di mister Laforgia. Il match parte nervoso, la tensione si tocca con mano. Nei primi venti minuti c'è una squadra in campo, con Giovanni e Alessandro che annullano Vespozzo e Boris, mentre Domenico e Bobo prendono in mano le redini del centrocampo. Alex lascia troppo la posizione, mentre Bomber svaria sul fronte offensivo come poche volte negli ultimi anni. Felice spettatore pagante. Dall'altra parte Barman para quello che passa dalle sue parti e comincia a dare segni di nervosismo, soprattutto con Bibi. Che puntualmente lo castiga su ribattuta dopo conclusione di Domenico. I verzici si disuniscono e lanciano palloni a casaccio avanti, la superiorità è netta finchè Bomber si ritrova lanciato solo ma la palla è lunga. Con la sfera già oltre la linea di fondo da una mezzoretta, Barman stende Bibi. Chiaramente non è un fallo voluto, visto che c'era un pallone tatuato sulla caviglia dell'attaccante peroniano che ha tratto in inganno l'estremo difensore. Bomber è costretto a uscire, i compagni rimangono in 6 e Domenico dal dischetto raddoppia. Fischio finale. La seconda partita è egregiamente descritta sul blog del Verza.

(Bibi in discoteca dopo la partita, con la caviglia più in forma che mai)

FELICE 6,5: che dire, parata di grande spessore su calcio d'angolo, totalmente inoperoso nella prima fase del match. Incolpevole sui gol, e giustamente incazzato per la macchina che non partiva. DISOCCUPATO

ALESSANDRO 7,5: come spesso accade, l'ultimo a mollare. Nell'uno contro uno Bob Marley non lo supera mai, ma veramente mai. E non dimentichiamoci che è venuto da Rieti, millantando ai suoi datori parenti moribondi. Probabilmente è tornato nella città reatina di corsa. TDI

GIOVANNI 8: la sua miglior prestazione in maglia peroniana, francobolla chi passa dalle sue parti manco fosse il Neqrouz pre-arresto (dito in culo escluso). In inferiorità naufraga come tutti, ma cerca fino alla fine anche di proporsi in avanti. RACHID

ALEX 5,5: purtroppo per lui e per noi, stavolta i suoi inserimenti incomprensibili confondono più i compagni che i verzici. La sua zona è scoperta spesso e volentieri, si mangia il gol del 3-0 dopo una volata alla Carl Lewis. Comunque ha giocato con una caviglia girata da un intervento nei primi minuti. EL LOCO

DOMENICO 7: anche lui uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca. Prima si propone poco in avanti e dialoga poco con Bobo. Ma è sempre lui a rimediare alle distrazioni difensive di Alex. Finisce con i polmoni in mano, dopo le sgroppate finali uno contro 8. SACRIFICIO

BOBO 6: è vero, dalle sue accelerazioni nascono tantissime occasioni. Ma quante ne sbaglia! Perde inopinatamente il pallone del 2-3 tentando 15 dribbling davanti alla sua area. Non regge il peso della fascia, ma in definitiva è il più pericoloso. Almeno il peso corporeo sembra in risalita. DENILSON

BOMBER 7,5: finchè resta in piedi, è la vera spina nel fianco della retroguardia verde. Intelligentemente arretra a fornire sponde e far salire i suoi. Finchè è in piedi, vince il duello con Barman con un gol e un rigore procurato. Poi si stanca di giocare e decide di abbandonare il campo. Il pronto soccorso del Vannini gli diagnostica una contusione per piagnisteo. MASINGA

CAPITANO-ALLENATORE IN SECONDA ELIO sv: non fa un cazzo, a parte spronare Alex. Riesuma un look da bagarino dello stadio Della Vittoria ai tempi di Maiellaro e Joao. Viene accusato dalla panchina avversaria di vederci poco bene sui falli. In effetti gli 11/10 individuati dall'oculista vogliono dire vista difettosa. COCACOLA-BIRRA-BORGHETTI

5 commenti:

  1. nn a caso è il nostro capitano!!!

    RispondiElimina
  2. Ahah! Grande Elio!

    p.s. allora giochiamo giovedì? :) (almeno si ripiglia pure il piagnisteo ihihih)

    RispondiElimina
  3. io nn ce la faccio per giovedì purtroppo..5 giorni a riposo con fasciatura rigida piu visita dall'ortopedico.
    è stato un forte piagnisteo ;)

    RispondiElimina
  4. Mi sento in dovere di intervenire dalla selva di Boquete, dove mi sto dedicando alla spasmodica ricerca del nuovo bomber.
    Lo manderò in Italia nel viaggio di ritorno del container pieno di Peroni che a giorni farà il suo ingresso nel canale di Panama.

    Allora ragazzi,

    innanzitutto sappiate che sono fiero di voi per l'ultimo match disputato, dove pur in assenza del capitano avete onorato lo stile e la sportività che ci hanno sempre contraddistinto.

    Una menzione speciale la merita Adriano Bomber Lattanzio: quando ho letto di qualcuno finito all'ospedale senza nemmeno ricevere le scuse ero certo fosse lui l'autore materiale del fattaccio. E invece scopro con sorpresa che stavolta sono gli avversari ad aggrapparsi ad ogni scorrettezza per fermarlo, proprio quando dimostra finalmente di aver compreso i movimenti che gli ho più volte cercato di inculcare, mimandoglieli peroni alla mano! A lui vanno il mio rispetto ed i miei più sentiti auguri di un pronto e funambolico rientro. IMPRESCINDIBILE

    Per finire mi sento di rivolgere un appello alla squadra tutta, come fossimo idealmente riuniti nello spogliatoio sul punto di stappare una bottiglia offerta da Katanga:

    è stata un annata meravigliosa, nella quale avete dato vita dal nulla ad una squadra capace di dimostrarsi la più forte e la più spumeggiante di birre di tutto il torneo.
    Avete costruito, bottiglia dopo bottiglia, partita dopo partita, un miracolo del calcio in perfetta osmosi con quanto fatto dall' A.S. Bari, contro tutti i pronostici della vigilia. Siete riusciti persino dove nemmeno la Bari è riuscita, ovvero ad allontanare miscredenti e tirapiedi!

    Ora, mentre le zanzare pian piano oscurano il monitor da cui vi scrivo vi faccio un ultimo, accorato ed alcolizzato appello:

    SOLTANTO VINCERE!
    VINCERE TUTTE LE PARTITE CHE RIMANGONO!
    NON FATEVI SCIPPARE QUANTO FIN QUI ABBIAMO COSTRUITO COL SACRIFICIO DEI NOSTRI FEGATI E DEI NOSTRI POLMONI. CHIUDERE DAVANTI A TUTTI E PORTARE IL PERONI NELLE CANTINE CHE CONTANO DIPENDE ADESSO SOLO DA VOI.
    E SO CHE CE LA FARETE.
    NON MOLLATE MAI!


    con il cuore,

    dalla selva,


    Mister Laforgia

    RispondiElimina
  5. commosso dalle parole del mister..
    LAFORGIA PRESENTE

    RispondiElimina