martedì 23 febbraio 2010

THE BATTLE OF CENTOCELLE: PERONI - AURORA, PARI E GASTEME

(Il faccia a faccia tra arbitro e difensore dell'Aurora: sulla destra l'arbitro)

"C cos avit fatt a mister Laforg?" Parole del metallurgo occasionale Dabbikko, che conosce solo 3 modi per cominciare le conversazioni col sottoscritto: questo è il primo, poi c'è "Francavilla, l'Italia che lavora" ed infine "Francavilla, sei un senza regole". In realtà il disonorato avversario voleva insinuare con questa formula una fantomatica rottura nello spogliatoio peroniano. Purtroppo, però, Mister ha patito un'altra disavventura, ben più dolorosa, al già malandato ginocchio. Noi gli auguriamo un pronto recupero e speriamo di vederlo al più presto sulla panchina che ne ha esaltato le gesta di alcolico condottiero.
Partiamo dall'episodio più triste per andare a commentare una partita totalmente folle. Una prestazione di carattere del Peroni, contro avversari così scassaminchia che al confronto Bomber è una persona piacevole in campo. Gli Aurora si confermano la squadra più polemica del torneo: alla fine del match la dirigenza degli orange ha infatti effettuato un sondaggio per Luca.
La partita non comincia bene: le fatiche di Coppa e la trasferta di Ostiense hanno lasciato strascichi nelle gambe e nelle zone basse, visto che anche Bomber si è beccato la pubalgia dal Capitano (nessun contagio, nessun contatto, sia chiaro). Un volto nuovo, il buon Limone, anche se rimane il dubbio che la società tenga più allo striscione Peroni (fantastico) che alle prestazioni del nuovo squatter di quel centro sociale che è la sede societaria.
Pronti via e Felice dimostra di avere ancora i guanti bagnati dal diluvio di Viale Marconi: rasoterra impietoso e 0-1. Poi l'arbitro dodicenne inaugura la sua serata con un colpo di genio: Felice respinge, gli avversari ribattono, Luca devia la palla sulla linea: braccio o spalla? La palla schizza verso l'altro, secondo ogni legge fisica vuol dire che al massimo può averla presa di spalla. Ma ovviamente quel cacasotto dell'uomo nero concede il penalty. Che loro incredibilmente tirano alle stelle: chissà se Andrea stavolta si è complimentato con Felice dopo averlo insultato per i gol presi dal dischetto. Ribaltamento di fronte e Bomber tocca per ultimo un pallone imprendibile: altro gesto di miopia dell'arbitro che concede il corner. Dalla bandierina Bomber pennella per l'accorrente Beppe che stavolta ci va di piede: 1-1 e panchina in visibilio. Nel frattempo Luca era rimasto a borbottare da solo chiedendosi com'era possibile fischiare quel rigore: i compagni lo avvisano che il rigore è stato sbagliato e che abbiamo pure pareggiato.
Il match è teso: il numero 10, una specie di Gesù brizzolato, protesta con l'arbitro anche quando Marta e Angela stappano la birra. Ma l'imberbe fischietto si fa dire tutto: tua madre si prende i Frecciarossa nel culo, tua sorella si è scopata tutta la nazionale angolana, tuo fratello è Emanuele Filiberto. E lui con gran decisione risponde: "Stai zitto eh, mo basta". Uuuuh che paura. Infatti tutti se ne sbattono e continuano a sbraitare senza motivo e senza sosta.
Poi un rimpallo infinito in aria peroniana si conclude con la sfera in fondo al sacco: 1-2 e tutto da rifare. Ma stavolta non ci stiamo a perdere, cazzo, e Bomber fa una delle cose più difficili che gli ho visto fare da quando lo conosco: Bobo spennella da metà campo col contagiri, Bomber non solo si smarca (evento già di per sè prodigioso) ma prende in controtempo il portiere con un colpo di testa alla Pasquale De Gregorio. Esultano in panchina le consigliere, che nel frattempo erano passate dalla birra al vino. Il primo tempo si chiude qui.
Nella ripresa la partita finisce: il rettangolo si trasforma in ring e si vedono solo mazzate e proteste, calci e gasteme, ma di cartellini nemmeno l'ombra. Nemmeno quando un difensore aurorico si mette faccia a faccia con l'arbitro: "Te spezzo eh, te faccio male". Naturalmente niente giallo per lui, in compenso viene ammonito il Mister per aver osato gastemare l'avversario che lo aveva scalciato da dietro facendolo volare.
Pochi minuti e avviene il fattaccio: Mister va a contrasto senza paura, ma cade male e comincia a disperarsi. Purtroppo per lui, in soccorso arriva Beppe che spruzza il ghiaccio secco troppo da vicino e finirà per ustionargli la gamba. La panchina finalmente si attiva alla ricerca di ghiaccio e facendo bere vino a strafottere al player-manager.
Adesso abbiamo uno stimolo in più, anzi finalmente ne abbiamo uno a quanto pare perchè su ogni pallone è una battaglia. Bomber conferma di essere in serata esibendosi in una serie di falletti e dispetti da vero pezzo di merda. Ma questa è la serata dell'Uomo Nero e più Negro di Bomber non ce n'è: Bobo salta due avversari, tira (anche se vigliaccamente dirà di aver passato al centro), il portiere non trattiene e Bomber da vero rapace della Casilina ribadisce in rete. Incredibile, 3 a 2. Sulle guance del Mister cominciano a scorrere le lacrime: non si sa se per la commozione o se per la puzza di cipolla emanata dal campo profughi della panchina.
Col vantaggio arriva l'inevitabile adorato catenaccio. E mentre la preoccupazione continua a stagliarsi sul volto delle calabre Wags di turno (nel frattempo si è fatto male pure Andrea), la baracca vacilla più volte fino all'ultimo minuto. Inutile (e secondo me dubbio) fallo di Bobo al limite. In barriera tutti con la mano sulla ciola, non solo per difendere l'integrità del membro, ma anche perchè è nota la nostra attitudine a prendere gol su punizione: nessuno lo dice ma siamo cacati sotto, e infatti il tiro di seconda si infila tra i guantoni scivoloni di Felice. Ma Porcoddio, nemmeno questa siamo riusciti a difendere. Il match finisce qua, almeno per noi. Gli Aurora infatti continuano a protestare con l'arbitro (ma per cosa, per non aver espulso nessuno di loro?) e non contenti vanno pure da Alessio.
Volano minacce e parole pesanti contro tutto e tutti: a sentire le intimidazioni, Bomber e Bobo dovrebbero tornare a casa con le ossa spezzate, sempre che riescano a tornare a casa. E invece noi rimaniamo tranquillamente a sbevazzare al bar, e gli unici avversari che si fanno vivi non sembrano combattivi come si vantavano. Da bravi romani, senza lame preferiscono evitare gli scontri.

(Giovanni quando si avvicina al bar)

FELICE 5,5: la concorrenza con Emanuele dovrebbe stimolarlo ad essere impenetrabile. In realtà ha colpe sia sul primo che sul terzo gol, anche se in mezzo se la cava più che bene. Ma il 200esimo gol su punizione dovrebbe cominciare a far riflettere. BUCATO

VINCENZO 6,5: ormai è un'autorità, e non solo perchè ha rispettato la promessa dell'Angolo di Frichicchio. In campo si fa sentire e fa il suo. Mezzo voto in più per il calcio sul fegato dell'avversario e per le risate che mi ha fatto fare riprendendo Limone per 50 minuti. MOLESTATORE

CAPITANO 5,5: eccesso di umiltà perchè la prova è stata sufficiente. Un paio di buchi erano evitabili nel finale ma non è che il contesto aiutasse granchè. Anche stavolta riesce a non ridere e nonostante la pubalgia regge più del previsto. Le scarpe bagnate dopo Marconi hanno creato un tanfo in casa che ha fatto imbestialire il persidente. MEZZO SERVIZIO

BEPPE 6,5: solito ottimo tempismo sui calci d'angolo. Dietro respinge e ci mette cuore, anche se pure lui partecipa al mezzo pasticcio del secondo gol subito. Vola al Policlinico per accompagnare l'acciaccato Mister, a cui devolve anche il calzone di cipolla della nonna. Con tre gol è saldamente in testa ai marcatori difensivi. MATERAZZI

LUCA 6: torna da Bologna e sembra aver perso un po' di smalto nelle proteste. Fortunatamente l'arbitro gli fischia un rigore contro e lui subito si riprende. Cerca per 10 minuti una spiegazione al penalty e non si accorge che nel frattempo abbiamo pareggiato. PERSEGUITATO

GIOVANNI 7: migliore prestazione stagionale. Anticipa, contrasta, imposta, persino dribbla. Riduce a massimo due i passaggi agli avversari e dà una prova di sicurezza. Torna timido e introverso nei pressi del bar, ma al cuor non si comanda... INNAMORATO

PLAYER LAFORGIA 6: meglio in chiusura che in fase di spinta, contiene il centrocampo avversario e non tira mai indietro la gamba. Purtroppo, questo gli costerà la ricaduta. Si commuove al gol del 3-2: per il vantaggio o per la doppietta di Bomber? SFORTUNATO

BOBO 7: grande partita anche per il Presidente. Corre, pressa, recupera, e soprattutto è l'unico che ha la capacità di impostare. Regala palloni al bacio a Bomber: sul primo è gol, sul secondo un palo clamoroso, il terzo diciamo che non era proprio un assist ma vale comunque il vantaggio. A TUTTO CAMPO

ANDREA 5,5: match difficile da interpretare, il suo. Parte dalla fascia ma si schiaccia troppo sul terzino. Infatti non c'è praticamente mai nelle ripartenze. Si fa male e chiede di rientrar, gli vengono i crampi e chiede di rientrare. Necessita di disciplina tattica. ANARCHICO

LIMONE 6: ha l'attenuante della prima partita: nuovi compagni, nuovo contesto. E l'atmosfera da guerriglia non lo aiuta, ma lui si adegua: calcetti e piccole trattenute ottengono l'effetto di innervosire gli avversari. Di sponda non la prende mai. Tuttavia porta al campo la cosa più bella che si sia vista all'Atletico 2000. STRISCIONATO

BOMBER 8: se continua così, a campionato finito sarà entrato in forma. Prima doppietta nel torneo, assist a Beppe dopo essersi sgubbato il calcio d'angolo. Ma soprattutto alimenta il clima da Intifada che si respira in campo, fino a rischiare il rosso. Sbaglia appositamente in occasione del palo, perchè senza Sedatol in panchina non possiamo permetterci certe emozioni forti (almeno io e lui). TRAVOLGENTE

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